Erano altri tempi e Totò non era neanche preso in considerazione. Solo qualche anno dopo cominciò a essere rivalutato come attore e irresistibile comico. Con lui vennero rivalutati alcuni dei film più celebri che girò sotto la guida di Mario Mattoli, regista e sceneggiatore di origini umbre che tra gli anni Trenta e Sessanta contribuì notevolmente a tratteggiare alcune manifestazioni del costume più tipico dell'Italia, o meglio dell'Italietta di petroliniana memoria, divisa tra provincialismo e conformismo.
Eppure fu anche quella un'epoca in cui il cinema cominciò a vivere della propria subcultura, vale a dire di un mondo diviso tra divismo e gavetta nel cui sottobosco nascevano attori quali Vittorio De Sica, Anna Magnani, Alida Valli.
Attori che oltre a Totò trovarono spazio anche nei film di Mattoli. Umbro di origine, come detto, Mattoli ebbe sempre nel cuore la sua Bevagna dove tra l'altro girò parte del film "Musica in piazza" nel 1936.
E Bevagna nel centodecimo anno della sua nascita ha deciso di ricambiare il sincero affetto dimostratele con una due giorni interamente dedicata alla figura di Mario Mattoli (sabato e domenica prossimi).
Parafrasando uno dei suoi film più noti "Signori si nasce" con Totò protagonista, l'iniziativa prende il nome di "Mattòli si nasce. Per ricordare un "signore" della commedia".
L'iniziativa è stata illustrata nella sua articolazione ieri alla sala Fiume di Palazzo Donini alla presenza di Maurizio Terzetti per la Provincia di Perugia; Oscar Proietti assessore al turismo e alla cultura del Comune di Bevagna; Enrico Bastioli, sindaco di Bevagna; Silvano Rometti, assessore regionale alla cultura e Marina Mattoli, figlia del regista "umbro" di adozione, seppur nato nella Marche, a Tolentino.
L'iniziativa prenderà il via sabato prossimo con un incontro pensato per i ragazzi delle scuole che "devono essere messi al corrente - afferma l'assessore Proietti - dell'esistenza dell'illustre concittadino e di ciò che realizzò nel corso della sua esistenza.
Si comincia quindi con "Mattolineide", un film ricavato dal regista Maurizio Ponzi da alcune sequenze ricollocate e ricontestualizzate in un unico filmato.
Nel pomeriggio si passerà alla mostra degli interventi di Luigi Frappi su alcuni fotogrammi di "Musica in piazza" con foto di vecchi bevanati estratte dalla pellicola, quindi si passerà alle proiezioni dei film "Musica in piazza" e "L'ultima Carrozzella" con Aldo Fabrizi e Anna Magnani (1943), entrambi i film al Teatro Torti.
Il giorno successivo, domenica, sarà coinvolta la banda cittadina che eseguirà brani di colonne sonore tratte da celebri film; si passerà ad una scorpacciata a base di piatti tipici umbri di cui del resto lo stesso Mattoli era convinto estimatore.
Quindi sarà data vita ad un dibattito sui vari punti di vista sul regista con la partecipazione oltre che di Marina Mattoli, di Isa Barzizza, Stefano Della Casa, Riccardo Garrone, Maurizio Ponzi.
Vestirà i panni del moderatore il giornalista umbro di La7 Alessandro Boschi. Al termine, proiezione del film "Signori si nasce" (1960). Non solo. É lo stesso assessore Proietti ad annunciare che le iniziative in onore del regista non si fermeranno qui e anzi avranno un seguito con l'indizione di un premio "Commedia" legato agli sceneggiatori e registi esordienti.
I partecipanti saranno selezionati da una giuria tecnica e sottoposti al giudizio di una giuria popolare nel corso dell' "Estate bevanate" ove potranno presentare i propri spettacoli.
Marina Mattoli è raggiante. Finalmente viene riconosciuto il talento di suo padre che per anni la critica specializzata aveva negato.
Ora i tempi sono cambiati e "incontro molti giovani - ha detto la figlia del regista - che lo apprezzano non solo per i film di Totò".
Mattoli, a detta di Marina, è stato un padre meraviglioso che organizzava feste, fuochi di artificio, pranzi luculliani a base di indimenticabili tortellini ("mia madre, per gli ingredienti rigorosamente genuini e umbri con cui venivano realizzati, diceva che quei tortellini costavano diecimila lire l'uno).
É invece l'assessore regionale Rometti a porre l'accento sullo status quo della cinematografia in Umbria, non certo "un punto di forza della produzione culturale della regione."Non nega, Rometti, che si può fare molto di più e in questo senso annuncia una rivisitazione della strutturazione di Umbria Film Commission per cercare di tirar fuori l'intero apparato dalle difficoltà economiche in cui si trova
Claudio Bianconi
dal Corriere dell'Umbria Mercoledì 26 Novembre 2008
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