A vincere il premio con la lampada "Ettore" sono stati Jacopo Begani, Davide Parere, Paolo Sacchetti, Giorgio Del Prete, Enrico De Candia dell'Istituto Italiano di Design che fa parte del Dipartimento di progettazione industriale.
Relatore del progetto è il professor Sandro Gonnella. Il progetto si ispira ad un elemento fortemente legato al contesto dell'illuminazione: l'interruttore, che viene rielaborato e ingigantito tanto da poter ospitare fonti di luce; anche la scelta del nome Ettore scaturisce da un'analisi che ruota intorno alla parola Interruttore: intErruTtore.
La ricerca del modello da trasformare in lampada è avvenuta tramite un sondaggio finalizzato a individuare la tipologia più rappresentativa.
Il prototipo è stato realizzato in vetroresina, mentre per la produzione industriale si immagina l'utilizzo del policarbonato (pc), materiale adatto a realizzare oggetti che ospitano fonti di calore, attraverso la tecnologia dello stampaggio rotazionale.
Dopo la realizzazione del prototipo, riferiscono da Dipartimento, si è lavorato alla realizzazione del video che indaga in maniera surreale ed ironica "l'identità" di Ettore.
Ovvero la storia di un vecchio interruttore deciso a non essere più il gregario della lampadina, vuole anche veicolare un messaggio incoraggiante, simboleggiare l'affermazione di se stessi sottolineando che risorse e capacità umane sono dentro di noi
Corriere dell'Umbria Martedì 31 Marzo 2009
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