Quando sono stato chiamato da Cristina Corsini, direttrice della casa d'aste Finarte di Roma per vedere un dipinto a olio su tela di Dottori raffigurante un "motociclista", mi sono dinamicamente precipitato nella capitale, rischiando i pochi punti rimasti nella patente, sperando che fosse proprio quel quadro da anni inseguito.
Sentimento non andato deluso: era proprio l'olio su tela, dedicato sul fronte a F.t. Marinetti, dipinto intorno al 1914, ma forse anche uno o due anni prima, visti i bei bozzetti a matita e idromatita del periodo, che l'allora esordiente futurista perugino regalò al poeta.
Un dipinto importante, in grado di dimostrare come Dottori fosse autorevolmente futurista già nel primo lustro degli anni Dieci e così in confidenza con Marinetti da regalargli il suo miglior quadro futurista, per di più già con la sua specificità di umbro.
Infatti quel "Motociclista" è diverso da quelli degli altri futuristi, perché non è solo meccanico, ma è ambientato nella natura, dunque c'è, insieme, il dinamismo della macchina e quello della natura, come nel suo capolavoro "Trittico della velocità" del 1925-27.
Un motociclista caratterizzato da un accentuato materismo e da una tavolozza estremamente vivace; materia e colore come in "Esplosione di rosso sul verde" del 1913 e "Primavera" del 1912.
Fantastico il coinvolgimento della velocità meccanica e del corpo proteso nella penetrazione del paesaggio con le linee di un ambiente ricco di verdi, gialli e azzurri.
Insomma, un quadro bellissimo del cosiddetto "primo futurismo" che fu esposto nel 1920 a Perugia e Roma (da Bragaglia) che finì presto nella collezione di un personaggio brillante romano amico di Marinetti e Bragaglia, ma anche di D'Annunzio, ufficiale pilota della Seconda guerra mondiale.
La tela dopo il 1923 scomparve, seppure fu spesso riprodotto, rimanendo celato nell'abitazione del personaggio e poi dei suoi eredi.
Ora è in asta da Finarte dove verrà battuto il giovedì 23 aprile alle ore 17, ma dal 18 al 22 sarà in mostra e il sottoscritto avrà l'onore di presentarlo - insieme a un gruppo di altre opere futuriste, compreso un inedito di grande qualità di Alessandro Bruschetti, l'altro grande futurista umbro (stima 20.000 euro)-, sabato 18 aprile dalle ore 16 in poi nella sede della casa d'asta in via Margutta.
La stima è alta, ma non troppo (80-100.000 euro), vista l'eccezionalità dell'opera e potrebbe ampiamente superarla (il record di Dottori è di 120.500 euro a un'asta di Cristhe's di Milano), ma siamo in tempi di crisi.
C'è da augurarsi - e in questo senso lancio un appello - che istituzioni pubbliche e fondazioni private umbre possano assicurarsi questa opera così che torni in Umbria nel cui ambiente venne concepita e realizzata
Massimo Duranti
Corriere dell'Umbria Sabato 4 Aprile 2009
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