Circa duecento gli espositori, perugini e non solo hanno fatto onore alle mercanzie. E sono accorsi numerosi. Intere famiglie con bimbi piccoli a spasso e, a giudicare dai tanti sacchetti appesi al braccio, ottima disposizione agli acquisti.
Non solo rivenditori ma anche produttori tra le bancarelle. Di formaggi, di legumi e verdure provenienti da orti umbri, e poi l'enogastronomia ospite. Notevole e appetitoso un grande banco pugliese con la fila davanti per fare gli acquisti. Le merci si sa, in un mondo globalizzato, non riservano straordinarie sorprese quanto a novità. Oggetti etnici, ceramiche per la casa, vestiti e intimo a go-go. Come sempre a far da civetta erano i cartelli con l'offerta delle buone occasioni. Con uno e cinque euro al pezzo, si poteva spaziare: dalle scarpe sgargianti della primavera-estate, alle borse colorate di pelle ecologica o paglia intrecciata, alla camiceria, ai vestiti.
Non pochi i rivenditori con gli occhi a mandorla. Con anche "pashmine", scialli e sciarpe, che in etichetta riportavano la composizione di cachemire al settanta per cento e di seta al trenta.
Costo? Quattro euro. Incredibile ma (forse) vero. La mostra-mercato di primavera ha portato anche tanti fiori. Molto belli e con una varietà notevole. Lunghi tralci di orchidee a sei euro. Fasci di girasoli dal fiore formato mignon alla stessa cifra. E poi rose, narcisi, ranuncoli, dalie e molto ancora. Oltre a una corposa offerta di piante aromatiche a pochi centesimi l'una. Non mancava il banco con gli animali da cortile. A mezza mattina già vuote le gabbie con dentro colonie di galletti a due euro e mezzo l'uno. Questa è la strada giusta, commentava soddisfatto l'assessore comunale Ilio Liberati:
"Abbiamo ripetuto la formula che abbina produttori a rivenditori già sperimentata con successo per San Costanzo.
Inoltre l'attenta selezione dei commercianti operata dal consorzio Cosap e la garanzia di qualità delle merci sono la formula giusta, che ha riconfermato l'affezione dei perugini a questo appuntamento di primavera"
Corriere dell'Umbria Domenica 26 Aprile 2009
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