A quel qualcuno, individuato in un segmento di mercato tra i venti e i sessant'anni, colto nell'ordinario e con possibilità economiche nella media, è indirizzato il cinematografo comunale Sant'Angelo in via Lucida, risalendo Borgo d'oro, prima di arrivare al cassero di porta Sant'Angelo.
I cento posti sono stati riconvertiti in sala di proiezione dall'amministrazione comunale dopo anni di dignitoso servizio prestato al teatro, prima con spettacoli "off" poi "per ragazzi".
Così mentre Fontemaggiore stava ultimando le proposte dei matinèe riservati alle scuole prima di spostare la stagione nel nuovo Teatro Bertolt Brecht che inaugurerà sabato a San Sisto, l'assessore comunale Andrea Cernicchi e alcune realtà del territorio operanti nel settore-cinema hanno lavorato per aprire il nuovo cinematografo.
Ora è tutto pronto. Da questa sera sono già in palinsesto due proiezioni (alle 20,30 e alle 22,30) della pellicola di Federico Micali, "Cinema Universale d'essai che ieri sera ha tenuto a battesimo l'apertura del Sant'Angelo.
Le realtà coinvolte nella nuova attività del cinematografo comunale sono i Cinegatti, ovvero Mirko e Mauro Gatti, affiancati dal Cineforum Sergio Leone.
Loro hanno la gestione del calendario delle programmazioni settimanali caratterizzate da scelte esclusivamente riservate ai film d'autore, alle produzioni indipendenti, alle pellicole "invisibili".
Il pomeriggio del fine settimana (sabato e domenica alle 16,30) è rivolto ai bambini e ai ragazzi con uno spettacolo unico: di cartoni o fantasy.
Il lunedì è invece il giorno dei film in lingua originale e l'appuntamento con le rassegne è, per ora, fissato al giovedì.
E in proposito, dal 9 aprile, prenderà il via (ingresso gratuito) la rassegna sui Partigiani dal titolo "Cinemazione" curata dalle associazioni Macadam e Anpi.
Primo film in cartellone "Un giorno da leoni" di Nanny Loy. Da settempre sarà invece Batik a presentare un calendario articolato di cineforum, in linea con le scelte artistiche del festival cinematografico curato da Alessandro Riccini Ricci.
Il costo del biglietto è di 4 euro; mentre festivi e prefestivi 5 euro e 4 il ridotto. Rimane, dunque, solo da scegliere la denominazione e da sistemare qualche malcontento. Per quanto riguarda l'insegna che illuminerà via Lucida il ballottaggio è in corso: Cinema comunale Borgo d'oro o Cinema comunale Snt'Angelo (vedi box).
Per il malcontento bisogna invece rifarsi alla gestione del cinema Zenith, il cinematografo d'essai che da anni lavora a Perugia sotto la gestione dell'associazione Casa delle culture negli spazi della parrocchia di via Bonfigli.
Il timore, in questo caso, è la sovrapposizione delle proposte; con la differenza che lo Zenith ha una amministrazione privata e, quindi, costi a carico dell'associazione.
Potrà, dunque, sopravvivere il palinsesto di via Bonfigli se il pubblico non mantiene la sua fedeltà? L'assessore Cernicchi rassicura: "Saranno favorite forme di collaborazione tra le due realtà e, in particolare, il Comune di Perugia, si farà promotore di un progetto di formazione/cinema che la Casa delle culture ha già presentato a Regione e Provincia".
Ma questa è un'altra storia. Sabrina Busiri Vici [emptytag]perugia - é strano come certe cose possano far piacere. Negli anni delle megasale multiplex, del cinema a tre dimensioni e dello straordinariamente grande, c'è qualcuno che pensa in piccolo, risfoderando quel gusto anni Settanta che riporta alle sale d'essai e ai cineforum.
A quel qualcuno, individuato in un segmento di mercato tra i venti e i sessant'anni, colto nell'ordinario e con possibilità economiche nella media, è indirizzato il cinematografo comunale Sant'Angelo in via Lucida, risalendo Borgo d'oro, prima di arrivare al cassero di porta Sant'Angelo.
I cento posti sono stati riconvertiti in sala di proiezione dall'amministrazione comunale dopo anni di dignitoso servizio prestato al teatro, prima con spettacoli "off" poi "per ragazzi".
Così mentre Fontemaggiore stava ultimando le proposte dei matinèe riservati alle scuole prima di spostare la stagione nel nuovo Teatro Bertolt Brecht che inaugurerà sabato a San Sisto, l'assessore comunale Andrea Cernicchi e alcune realtà del territorio operanti nel settore-cinema hanno lavorato per aprire il nuovo cinematografo.
Ora è tutto pronto. Da questa sera sono già in palinsesto due proiezioni (alle 20,30 e alle 22,30) della pellicola di Federico Micali, "Cinema Universale d'essai che ieri sera ha tenuto a battesimo l'apertura del Sant'Angelo.
Le realtà coinvolte nella nuova attività del cinematografo comunale sono i Cinegatti, ovvero Mirko e Mauro Gatti, affiancati dal Cineforum Sergio Leone.
Loro hanno la gestione del calendario delle programmazioni settimanali caratterizzate da scelte esclusivamente riservate ai film d'autore, alle produzioni indipendenti, alle pellicole "invisibili".
Il pomeriggio del fine settimana (sabato e domenica alle 16,30) è rivolto ai bambini e ai ragazzi con uno spettacolo unico: di cartoni o fantasy.
Il lunedì è invece il giorno dei film in lingua originale e l'appuntamento con le rassegne è, per ora, fissato al giovedì.
E in proposito, dal 9 aprile, prenderà il via (ingresso gratuito) la rassegna sui Partigiani dal titolo "Cinemazione" curata dalle associazioni Macadam e Anpi.
Primo film in cartellone "Un giorno da leoni" di Nanny Loy. Da settempre sarà invece Batik a presentare un calendario articolato di cineforum, in linea con le scelte artistiche del festival cinematografico curato da Alessandro Riccini Ricci.
Il costo del biglietto è di 4 euro; mentre festivi e prefestivi 5 euro e 4 il ridotto. Rimane, dunque, solo da scegliere la denominazione e da sistemare qualche malcontento. Per quanto riguarda l'insegna che illuminerà via Lucida il ballottaggio è in corso: Cinema comunale Borgo d'oro o Cinema comunale Snt'Angelo (vedi box).
Per il malcontento bisogna invece rifarsi alla gestione del cinema Zenith, il cinematografo d'essai che da anni lavora a Perugia sotto la gestione dell'associazione Casa delle culture negli spazi della parrocchia di via Bonfigli.
Il timore, in questo caso, è la sovrapposizione delle proposte; con la differenza che lo Zenith ha una amministrazione privata e, quindi, costi a carico dell'associazione.
Potrà, dunque, sopravvivere il palinsesto di via Bonfigli se il pubblico non mantiene la sua fedeltà? L'assessore Cernicchi rassicura: "Saranno favorite forme di collaborazione tra le due realtà e, in particolare, il Comune di Perugia, si farà promotore di un progetto di formazione/cinema che la Casa delle culture ha già presentato a Regione e Provincia." Ma questa è un'altra storia..
Corriere dell'Umbria Mercoledì 1° Aprile 2009
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