L'allestimento del museo é stato curato da Laura Lametti, funzionario della Soprintendenza ai beni culturali, artistici architettonici ed etno-antropologici dell'Umbria e Gianni Bovini, della società Crace.
In esposizione, i manufatti vetrari prodotti nel corso dei secoli in quest'antica vetreria: da bicchieri, bottiglie e caraffe finemente lavorati a mano, (alcuni dei quali con decorazioni in oro zecchino) a damigiane e fiaschi impagliati che hanno caratterizzato la produzione della fabbrica vetraria fino al 1960.
Nella struttura museale si potranno ammirare, al secondo piano sottostrada, una rete di cunicoli, ancora visibili nella zona, in corrispondenza della sala secondaria, il cui scopo era di utilizzare i gas e i fumi prodotti dalle fusioni, prima che fuoriuscissero dalla ciminiera, per mantenere costante la temperatura del forno, permettendo un alto risparmio di combustibile.
Altre gallerie e i due lunghi cunicoli affiancati presenti su questo stesso livello, venivano invece adoperati per immagazzinare sabbia e legname che qui, grazie al calore dell'ambiente, si asciugavano e rendevano di piu' al momento dell'utilizzo.
Asca Venerdì 17 Aprile 2009
Nessun commento:
Posta un commento