Dopo questa lunga attesa la comunità religiosa dell'Ordine di San Giovanni di Dio Fatebenefratelli ha fatto finalmente rientro nella sua sede originaria, sino ad ora sostituita, in via provvisoria, dalla Casa dell'amicizia Alessandro Seppilli di via della Pallotta.
Un evento importante che ha permesso a Padre Bartolomeo Coladonato (cappellano e superiore del San Nicolò) e ai suoi confratelli di raccogliersi nuovamente negli spazi della storica struttura.
Eretto nel 1584, l'ospedale "San Nicolò degli Incurabili" venne fondato dall'Ordine dei religiosi di San Giovanni di Dio Fatebenefratelli (per ordine di Padre Pietro Soriano) e sorto per i soli malati di sesso maschile e con la specializzazione per alcune malattie come il tremendo "fuoco di S.Antonio".
Nel corso della storia l'Ordine mantenne salda la tradizione di assistere i più bisognosi, giungendo ai giorni nostri con l'impegno di questi religiosi tradotto in un concreto aiuto indirizzato alle persone anziane.
L'impegno continua "Noi continueremo ad attuare regolarmente la nostra attività, assistendo gli anziani e svolgendo il nostro servizio religioso presso la casa dell'amicizia" ha dichiarato Coladonato.
Il cambio di sede non determina, quindi, sostanziali diversificazioni per le occupazioni dei religiosi, ma certamente ha avuto un grande significato morale che rende omaggio non solo alla storia di questa struttura ma anche al loro senso di appartenenza all'Ordine di San Giovanni di Dio.
Da ieri la comunità perugina del Fatebenefratelli, che ha ultimato le operazioni di trasferimento nelle prime ore del mattino, risiede nuovamente nella sua storica "casa" di Porta Erbunea.
I religiosi che vi risiedono sono tre e in alcuni casi quattro, perché come ha spiegato Padre Coladonato "dipende sempre dagli impegni e dalle direttive che i fratelli ricevono da Roma".
Il piccolo gruppo di religiosi potrà dunque ricominciare a svolgere attività di culto nel cuore del centro storico della città all'interno della sede di piazza San Giovanni di Dio, riallacciando, anche dal punto di vista "fisico", il filo conduttore con un'identità del passato ben testimoniata negli spazi interni dell'antico ospedale.
Da segnalare che nella cappella è custodita la tomaba del venerabile fra Pietro Soriano, il primo superiore generale dell'Ordine dei Fatebenefratelli che morì a Perugia il 18 agosto del 1588.
Ritornava dalla storica battaglia di Lepanto contro l'esercito turco. La ristrutturazione dello stabile ha permesso non solo di mantenere una presenza stabile dell'Ordine ospedaliero di San Giovanni di Dio grazie all'assegnazione di alloggi per la comunità e locali per lo svolgimento dei servizi religiosi, ma al piano superiore del Centro "San Nicolò Fatebenefratelli" sono state adibite idonee residenze nelle quali vengono ospitati circa quaranta studenti universitari.
La cifra dell'ospitalità continua dunque a distinguere lo storico edificio nel cuore dalla nostra città
Antonio Torrelli
Corriere dell'Umbria Venerdì 3 Aprile 2009
complimenti gran bell'articolo.buon w-end
RispondiElimina