Sarà riaperta al culto tra una settimana l'antica chiesa di San Matteo degli Armeni a Perugia. Lo annuncia una nota della Diocesi di Perugia - Città della Pieve. L'edificio di proprietà del Capitolo della cattedrale, fa parte dell'omonimo complesso costituto anche dal convento di proprietà del Comune, torna fruibile dopo un lungo lavoro di restauro. Fu edificato dai monaci armeni quando vennero ad abitare nell'area di San Matteo, probabilmente verso la metà del XIII secolo a seguito delle persecuzioni dei saraceni che li costrinsero a fuggire dai loro luoghi di origine in Oriente.
La chiesa fu consacrata nel 1273 ed é facile credere che a quell'epoca anche gli affreschi alle pareti fossero conclusi che tornano ora all'originale splendore. San Matteo degli Armeni é situato in una delle zone piu' pittoresche del capoluogo, a poche decine di metri dalle mura medioevali di porta Sant'Angelo, tra due dei piu' importanti luoghi-simbolo della storia religiosa di Perugia, la chiesa del Tempio di San Michele Arcangelo ed il convento francescano di Monteripido. Il suo recupero, spiega la diocesi, contribuisce a richiamare l'interesse di visitatori e fedeli in questa zona della città ricca di storia e di monumenti.
In attesa della riapertura ufficiale, i canonici del Capitolo della cattedrale di San Lorenzo hanno celebrato stamani, giorno della festa liturgica di san Matteo apostolo ed evangelista, una S.Messa officiata da monsignore Elio Bromuri, canonico e direttore dell'Ufficio diocesano per l'ecumenismo ed il dialogo interreligioso. ''Abbiamo celebrato l'Eucaristia nel giorno della festa di S. Matteo, con l'intenzione di preghiera per l'unità dei cristiani e per i cristiani perseguitati nel mondo, in un momento particolarmente difficile.
Un giorno fa é stato ucciso in Brasile il missionario padovano don Ruggero Ruvoletto - ha aggiunto - noi preghiamo anche per lui, affinche' il suo sacrificio di autentico testimone di Cristo non sia vano''.
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