Una visita a Perugia Flower Show, manifestazione allestita nel verde del Frontone, mette di buonumore. Questi giardini settecenteschi sono già, per loro conto, luogo di grande fascino.
Ma colorati dai fiori, dalle piante, dai tanti oggetti insoliti e belli della rassegna, diventano persino terapeutici. Fanno bene all'umore perché rallegrano la vista, stimolano l'olfatto, e divertono pure.
Da venerdì sino a domani, terza edizione della mostra-mercato fiorita. A inaugurarla, ieri mattina, il vicesindaco Nilo Arcudi, l'assessore al turismo della Provincia Roberto Bertini e Lucia Boccolini, regista di tutto con lo staff di Magenta.
Taglio del nastro che consolida un appuntamento piacevole diventato ormai tradizione cittadina. E infatti c'era un bel numero di visitatori ad attendere che si desse il via, alle 11 e 30, alla tre giorni dedicata al florovivaismo. Brevi discorsi di saluto e d'apprezzamento, poi via tra gli stand. Al centro, la superba esposizione di Rose Barni, vivaisti a Pistoia sin dal 1882. Rampicanti, striscianti, ricadenti, corolle antiche e moderne, rarità e invenzioni recenti.
Come la delicata e aristocratica rosa dedicata alla scienziata Rita Levi Montalcini. Poco più in là Lilium Aquae, le ninfee rustiche e tropicali, i fiori di loto e le palustri. Per chi ama le raffinate peonie, da non perdere l'angolo del Vivaio delle Commande, con le varietà arbustive, le ibridi, ben cinquanta declinazioni di hosta e gli esemplari di bosso.
Si chiamano Fratelli Pischedda, chiara origine sarda, ma vengono da Monsummano Terme nel Pistoiese: espongono una vasta selezione di piante aromatiche e officinali, incluso l'aromatico mirto. Non mancano gli stand dedicati alle prelibatezze.
Dalle Langhe piemontesi arriva l'azienda Il Ramo d'Oro: formaggi stagionati in grotta, erborinati "allevati" nel fieno, salse piccanti, aceti e marmellate. Mentre Serena Pieri e Cser Arpad, banco di effetto, espongono tessuti e oggetti per la casa, accessori e borse gobelin, complementi di arredo in vetro e in ceramica. Molto belli anche i tessuti d'epoca di Raffaella Pritelli. Impossibile, poi, non fermarsi davanti alle Papere di Rita, che ha il suo laboratorio a Città di Castello.
Fermaporta cicciotte in tante fantasie, queste ochette carine e divertenti sono confezionate tutte a mano con tessuti artigianali, cotone e canapa. é solo una selezione di quanto offre la rassegna, che ospita ben sessanta espositori da tutta Italia. Per molti di loro questa è la terza volta perugina. Segno che l'Umbria oltre il cuore, ha pure il pollice verde. E attrae
Donatella Murtas
Corriere dell'Umbria 22 Maggio 2010
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