Il via alla programmazione è stato fissato per il 20 maggio, quando l'anfiteatro ospiterà Ciabbadub; a seguire, il 27 toccherà sarà la volta di Masada Sound System "Bashfire", il 3 giugno Madchole "Roots 'n' stones", il 10 giugno Ciabbadub "i - Shence" e il 17 giugno Lanzi Warm Dub "The natural dub cluster"; quella del 24 giugno, invece, sarà la serata del Rastafari & Reggae Workshop (a cura di Ras Julio) con Natty Souljah impegnato in "Julia & Whitie b"; il primo luglio sarà la volta di Trouble (Bashfire) con Ras Tewelde & Lion d e Bizzarri Sound, l'8 luglio di Manhali & Trasimedia.
Otto giovedì in tutto, otto occasioni di convivenza civile a ridosso del centro storico, un luogo che già ha ospitato iniziative del genere e regalato momenti sereni e di musica, un parco cittadino troppo spesso abbandonato, che invece avrà la possibilità di rivivere con i suoni che più piacciono e coinvolgono i giovani. Migflior forma di "ribellione", visto e considerato che proprio di questo vengono talvolta tacciati i ragazzi, non potrebbe esserci.
In realtà si tratta di un messaggio positivo sotto ogni punto di vista. I sound perugini, umbri, che incontrano artisti provenienti da tutta Italia (Brindisi, Modena, Matera, Macerata….), ragazzi che fanno del reggae una passione e un lavoro da tanti anni si confrontano con dj emergenti della scena locale. Dopo "Spazio reggae" e il "Giovedì reggae al Loop", il Parco Sant'Angelo accoglie nel suo anfiteatro "Rebel music in town", dall'ora di cena fino a dopo mezzanotte, la musica giamaicana sarà la protagonista con proiezioni, incontri, live e dj set. Una possibilità per ribadire ancora una volta la necessità di luoghi comuni, accessibili a tutti e gratuiti.
Ad accompagnare le serate musicali due bar, la pizzeria, il mercatino con prodotti d'artigianato locale e straniero e gli stand delle associazioni amiche. Un modo evidentemente nuovo per dimostrare come, all'insegna del divertimento sano e del piacere di stare insieme condividendo la passione per la musica, possa essere garantita la "vita" a una parte della città troppo spesso etichettata con accezioni negative.
Al Parco Sant'Angelo, invece, vengono create premesse importanti per dare ai giovani un'occasione d'incontro senza che ciò metta in discussione la sicurezza della zona.
Anzi, come spesso accade, la presenza nei parchi cittadini di iniziative culturali e di aggregazione finisce con lo scoraggiare chi, invece, vorrebbe farne un luogo di ritrovo per malintenzionati. Il problema, talvolta, si acuisce in considerazione della "desertificazione" notturna di certe zone.
Di giorno, infatti, ci pensano gli anziani e le persone che frequentano i parchi a tenere alla larga i balordi. Molti problemi nascono proprio al far della sera. Per otto sabati, invece al Parco Sant'Angelo, ci penserà la musica
Corriere dell'Umbria Venerdì 14 Maggio 2010
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