Nato il 6 maggio 1895 a Castellaneta di Taranto e morto a New York, il 23 agosto 1926, all'età di 31 anni, per effetto di una banale peritonite. Come non molti sanno, il mito di raffinata seduzione e maschia italianità fu a Perugia, dove studiò alla scuola Purgotti (allora ubicata alla Torre degli Sciri) per ben tre anni. Era convittore presso la Sapienza Vecchia, ossia il Collegio Onaosi di via della Cupa.
E vi rimase dall'età di 11 fino ai 13 anni. A scuola andava maluccio, come documenta un vecchio registro (anno scolastico 1907/1908), esposto all'attuale media Carducci-Purgotti in occasione del centenario della prestigiosa istituzione perugina. I compagni lo dileggiavano per via delle orecchie a punta e per una certa rissosità. I tre anni in città (1906-1909) non furono facili, tanto che si conclusero con l'espulsione. Il motivo ufficiale non è noto, ma il calabrese Vincenzo Colloca, perugino d'adozione (che fu per anni istitutore presso gli Orfani sanitari) ricorda di aver sentito voci circa una coltellata sferrata dal turbolento convittore ad un compagno che lo irrideva. D'altronde, Colloca ha scritto un bel libro, "In via della Cupa, 52", in cui dimostra una rara conoscenza dell'ambiente. L'amico scrittore ci riferisce anche di aver visto, nello studio dell'allora direttore, una domanda, vergata a mano da Rodolfo Guglielmi, contenente qualche errore d'ortografia.
A riprova dello scarso profitto scolastico dell'adolescente. Fino a qualche anno fa, nei corridoi dell'antica istituzione collegiale, esisteva una foto che ritraeva Rodolfo Valentino insieme ad alcuni compagni. Poi - si dice - un regista (o un sedicente ricercatore) ottenne quella foto, insieme ad altri documenti in unica copia, e non li ha mai restituiti. Ora Perugia, per iniziativa di alcuni intellettuali, si prepara ad onorare l'attore con una mostra e un film documentario realizzato in città. In location seducenti, di taglio antico (Arco Etrusco, via Appia, piazza Grande) e moderno (minimetro).
È un film di poco meno di un'ora, che verrà proposto alla città entro il mese di maggio. Lo hanno pensato, scritto e prodotto tre noti personaggi del milieu artistico cittadino: uno stimato collezionista, un apprezzato critico, un collaudato film maker. Sulla scena una promettente giovane attrice perugina che intervista passanti e specialisti sulla figura di Valentino. Fino ad identificarsi e "mettersi nei panni" del personaggio. Con risultanze di grande effetto spettacolare. La scoperta più rilevante consiste nell'osservare come la presenza di Rodolfo Valentino in città - sebbene documentalmente dimostrata - sia sconosciuta ai più. Così come è assente da molte biografie dell'attore
Sandro Allegrini
Corriere dell'Umbria Sabato 15 Maggio 2010
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