Le due sculture bronzee in mezzo alle vasche marcano visita. Il restauro, era indifferibile. Anche perché il materiale invasivo che su di esse si era sedimentato le aveva snaturate, al punto da rendere irriconoscibili i soggetti.
La Sirenetta e la Ragazzina (classe 1935) venivano colpite da getti d'acqua, che hanno comportato la formazione di antiestetiche concrezioni calcaree. I blocchi di calcare già tolti hanno dimensioni ragguardevoli e pesano parecchi chili.
Questi ammassi, asportati dai due basamenti, sono stati momentaneamente appoggiati al limite dell'aiuola. L'autore delle sculture, Arturo Checchi, è personaggio d'eccellenza nel panorama artistico internazionale. Già docente all'Accademia di Belle Arti Pietro Vannucci dal 1925 al 1938, Checchi visse a Perugia in via Vecchia, dove una targa ne ricorda la presenza.
Vi morì, alla vigilia di Natale del 1971. Sue opere stanno anche nel foyer del teatro comunale Morlacchi. Un busto in memoria è posto ai Giardinetti Carducci, davanti all'Hotel Brufani. Purtroppo le due opere scultoree sono state lasciate degradare.
La superficie era invasa da muschi e parassiti, proprio perché le acque non erano trattate con antivegetativi, al fine di consentire la vita ai pesciolini rossi che vi albergavano. Una brava restauratrice è al lavoro sulla scultura che effigia la nipotina dell'autore. Occorre far presto e ottemperare all'esigenza di consegnare il lavoro in tempo per Eurochocolate. I lavori, iniziati il 26 agosto, dovranno terminare entro il 26 di ottobre. Sull'intervento vigila la Sovrintendenza.
( Sa.All. )
Corriere dell'Umbria Domenica 12 Settembre 2010
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