Diabete e cioccolato: è una provocazione? La Campagna
"Buon Compenso del Diabete (Bcd)"
che ha fatto di
Eurochocolate la sua settantatreesima tappa, come era giusto che fosse vista l'alta concentrazione di golosi, tende a dimostrare proprio il contrario. Mangiare cioccolata, purché sia fondente, per chi ha il diabete (e non "chi è diabetico" come è stato precisato perché non si nasce malati ma ci si diventa) è possibile, anzi è consigliato, come è consigliato mangiare qualsiasi cosa, o fare qualsiasi mestiere o qualsiasi sport. Basta seguire delle regole, praticare un corretto stile di vita e una sana alimentazione. Insomma basta essere parsimoniosi. La bella notizia per i 4 milioni di persone affette da diabete (nel mondo sono ben 250 milioni) è stata confermata anche a
Perugia nel corso di una tavola rotonda ad alto livello alla Sala della Vaccara in cui si è parlato proprio della possibilità di questo abbinamento a prima vista "impossibile".
"Non esiste una dieta per diabetici", ha confermato Massimo Massi-Benedetti, presidente della Science Task Force di International Diabetes Federation, "basta controllare la quantità di ciò che si mangia. Lo scopo della Campagna è proprio quello di promuovere una capillare educazione sanitaria."
I loro messaggi non sono mai negativi come quelli usati invece normalmente nella sanità, tipo: "Il fumo uccide", “Il colesterolo fa venire l'infarto", "L'obesità fa male". La Bcd dice: potete mangiare di tutto ma con prudenza nella qualità e puntando molto sulla qualità. Preziosi i consigli di Sara Farnetti della Società Italiana di Scienze dell'Alimentazione:
"Le proprietà più preziose del cioccolato si trovano nella pasta di cacao che contiene diverse sostanze utili per il corpo e poco zucchero. Lo zucchero viene aggiunto successivamente insieme ad altri componenti che lo modificano nel gusto, come il latte, le nocciole, il riso soffiato ecc. Si arriva persino ad inserirvi altri grassi come gli olii vegetali e tra questi quello di cocco. Tutto ciò fa male. A chi ha il diabete consigliamo di mangiare solo cioccolato extrafondente della migliore qualità. É importante controllare sempre le etichette con gli ingredienti. Inoltre quando si mangia il cioccolato a merenda o a colazione è bene unire altri alimenti meno dolci, come il prosciutto o il pane. Sconsiglio invece cioccolato e cibi per diabetici. Dentro vi sono additivi pericolosi, meglio il cibo normale il più sano possibile e in quantità minore."
Presente alla tavola rotonda anche Eugenio Guarducci che con le sue innegabili doti di comunicatore è riuscito a trasformare per l'ennesima volta un incontro "serioso" in uno show. Perché c'è voluto un convegno scientifico per convincerlo a controllarsi per la prima volta nella sua vita la glicemia. Nessuno dei sanitari presenti poteva credere che lui, abituato ad una full immertion nel cioccolato, goloso come un bambino, dedito ad una dose massiccia giornaliera di cioccolatini non avesse mai fatto una visita di controllo. "Il motivo è semplice" ha spiegato.
"Perché mia moglie mi dice sempre che se cerco io trovo. Così avevo paura di trovare il diabete."
A quel punto, quasi per magia, è spuntato dalla platea un kit per la misurazione e lui, sia pure all'inizio un po' reticente, ha poi allungato con coraggio il dito. Il prelievo l'ha effettuato personalmente il professor Massi: 110 dopo un'abbondante colazione. Guarducci, nonostante 18 anni di Eurochocolate ed il padre diabetico, è sanissimo e può continuare felicemente a gustarsi la sua tazza di cioccolata calda al giorno. Tornando all'incontro ha poi spiegato che
"chi organizza eventi come me è imperativo sorprendere. Lo dicono i libri di marketing che io non leggo. Quando il professor Massi mi ha proposto di parlare di cioccolato e diabete lì per lì mi è sembrata una provocazione, soprattutto a due passi dal grande orsetto di fondente del peso di 4 quintali. Poi però il professore mi ha spiegato che il cioccolato non è un tabù per chi ha il diabete, anzi contiene elementi preziosi come il polifenolo che rallenta l'assorbimento dello zucchero."
Nello stand in piazza Italia i medici della Campagna del Buon Compenso sabato e domenica hanno incontrato un altissimo numero di persone che hanno chiesto consigli, suggerimenti ed hanno fatto la prova della glicemia.
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