Quattro ingredienti per fare una stagione "anticrisi". Ieri, nel foyer del Morlacchi, è stato presentato il cartellone del teatro Mengoni di Magione insieme a un sospiro di sollievo per essere arrivati al consueto appuntamento con una proposta artistica inalterata in qualità e quantità nonostante le difficoltà. Lo stato è stato garantito, ha stigmatizzato il sindaco di Magione, grazie all'impegno dell'amministrazione comunale nella proposta culturale; alla collaborazione con lo Stabile dell'Umbria, all'intervento di uno sponsor privato quale la Banca di Mantigana e al lavoro di volontariato della Compagnia magionese. Quattro imprescindibili elementi per porre le fondamenta di una stagione (12 spettacoli più 1 fuori abbonamento) che dà spazio ai mostri sacri della scena italiana e ai giovani, propone prosa e danza, ma soprattutto cerca di coinvolgere attivamente la comunità dentro e fuori dal teatro. Il Cartellone La stesura del programma di prosa, come sempre, è fatta a quattro mani da Bianca Maria Ragni, responsabile del Circuito Tsu, e da Gianfranco Zampetti, direttore artistico del Mengoni che hanno scelto di affidare la serata inaugurale a due grandi interpreti: Valeria Valeri e Paolo Ferrari.
Il 30 ottobre, quindi, s'inizia con "Gin Game", commedia all'insegna della tradizione in esclusiva per l'Umbria. Sempre in unica date ragionale arrivano "Terra promessa" di e con Marco Baliani (7 novembre); "Italian beauty" con l'ex Zelig Leonardo Manera (28 dicembre) e "Nel nome del padre"(14 gennaio) commedia sentimentale che vede protagonista Margherita Buy. Sul fronte grandi interpreti va menzionata Lucia Poli in scena con una rilettura di Stefano Benni: "Libro cuore e altre storie" (15 febbraio). Dalla scuola del Teatro di Leo De Berardinis arrivano Enzo Vetrano e Stefano Randisi con "Fantasmi" (30 novembre); mentre Oscar De Summa gioca con una pietra miliare della storia del teatro in "Amleto a pranzo e a cena" (24 febbraio). In cartellone anche una nuova produzione dello Stabile umbro in collaborazione con la compagnia Horovitz-Paciotto: "Tre famiglie" (16 marzo). Nuove promesse del tessuto sono le tre donne del trio Fiocchetti, Marcaccioli e Zeetti che portano"Io, lei e l'altra" (30 marzo) dai "Dialoghi della vagina" e fuori abbonamento è stato inserito "Le babbucce del buon re" (19 aprile) di Occhisulmndo. La compagnia perugina da questa stagione inizia una collaborazione con il Mengoni facendolo diventare residenza artistica per il progetto dedicato a Camus. Alla danza, proposta da Adele Bevilacqua responsabile del circuito Umbriaindanza, sono riservati tre momenti: uno per il falmenco con "Don Juan" (3 febbraio), l'altro per la tradizione con "Suite italiana" di mm company (2 marzo) e, infine, al nuovo circo è dedicato "Ai migranti" del Collettivo 320 chili (13 aprile).
Nessun commento:
Posta un commento