L'annuncio della manovra "Salva Italia", messa a punto dal governo, ha fatto passare la notizia un po' in sordina rispetto agli scorsi anni, ma ieri "Il Sole 24 Ore" ha pubblicato la tradizionale classifica sulla "Qualità della vita" delle province italiane. Centosette i capoluoghi e i territori presi in esame in base a trentasei differenti indicatori ripartiti in 6 settori: tenore di vita; affari e lavoro; servizi e ambiente; popolazione; ordine pubblico; e tempo libero.
La pagella finale, quella che traccia la media di tutte le posizioni ottenute dalle singole province nelle varie classifiche, vede sia Perugia che Terni in sensibile miglioramento rispetto al 2010. - La classifica generale. In particolare, Perugia con la sua provincia, in un solo anno, è riuscita a risalire 18 posizioni e ora raggiunge il 31.mo posto. Un buon balzo in avanti anche per Terni che, con uno scatto di 10 posizioni, si colloca 46.ma L'avanzata delle due umbre soddisfa ancora di più se si fa un confronto con i territori vicini visto che quasi tutte le altre province limitrofe (Ancona, Pesaro-Urbino, Macerata, Rieti, Viterbo, Siena e Grosseto) sono in discesa.
Si salva solo Arezzo che, con un +17 posizioni e il 28.mo posto, ricalca l'andamento di Perugia. - Tenore di vita & lavoro. Entrando nei dettagli si scopre, quindi, che per quanto riguarda il tenore di vita, Terni soffre più di Perugia alcuni aspetti della crisi. A Terni, infatti, la percezione da parte dei cittadini dell'incremento dei prezzi nell'ultimo anno (indice 13,0) risulta molto più alta di Perugia (indice 10,2). Ma a Perugia (indice del 41,2) è più forte la percezione della gravità attribuita al problema al lavoro (a Terni indice del 36,1). Per quanto riguarda il Pil pro-capite, Perugia (59,mo posto e 24.360 euro) batte ancora una volta Terni (66.mo posto, 22.674 euro).
Ma la situazione si inverte nei depositi per abitante: evidentemente i ternani sono più risparmiatori dei perugini visto che la provincia di Terni è 61.ma e Perugia 72.ma. Terni precede anche nell'importo medio delle pensioni (41.mo posto con 756,94 euro mensili di media contro il 66.mo posto di Perugia con 653,45 euro). I perugini, tuttavia, sono più consumatori con un 48.mo posto nella spesa pro capite per veicoli, elettrodomestici e mobili pari a 1.196,27 euro contro il 60.mo posto di Terni (1.146,68 euro). - Servizi, ambiente, popolazione. L'indice di percezione da parte dei residenti per quanto riguarda i problemi relativi a servizi, assistenza, ambiente e inquinamento, poi, non premia Terni (indice 9,6 contro il 2,8 di Perugia). E sempre a Terni è molto più bassa (indice 5,6) che a Perugia (indice 9,7) la percezione di un qualche miglioramento della qualità della vita rispetto agli anni precedenti. - Ordine pubblico. Sul fronte dell'ordine pubblico, i residenti della provincia di Perugia (indice 13,9) sono nettamente più preoccupati di quelli di Terni (indice 7,4), visto che denotano una maggiore percezione della gravità attribuita ai problemi di criminalità. - Tempo libero. Nel settore del tempo libero, le rilevazioni denotano, poi, una delusione maggiore di Perugia (indice 22,4) rispetto a Terni (15,4) in fatto di insoddisfazione per le strutture e l'offerta di attività. La fotografia completa dell'Italia è disponibile anche via internet: basta cliccare l'indirizzo il sole24ore.com/qualitavita
Sergio Casagrande
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