Una mostra assolutamente originale, quella organizzata da Fabio Sirchio, presidente dell'Associazione Italiana Residuati Bellici Reimpiegati Ww2 (la sigla anglosassone Ww2 sta per the second world war, ossia "seconda guerra mondiale"). Armi e dotazioni militari trasformati in attrezzi agricoli e oggetti d'uso quotidiano. Una vera chicca di carattere storico e antropologico. Apertura fra pochissimi giorni, domenica 19 Febbraio 2012. Dalle 10,00 alle 18,00 i Perugini sono attesi all'evento nel punto di partenza della Perugia sotterranea, all'interno dell'ex rifugio antiaereo della seconda guerra mondiale, situato a sinistra della chiesa di Sant' Ercolano.
Molti non ne conoscono addirittura l'esistenza, anche perché solitamente questa parte dell'antico edificio, appartenente al San Martino, non è visitabile. Per favorire una migliore fruizione dei residuati, Fabio Sirchio assicura che verrà predisposta un'ambientazione idonea, riferita al periodo bellico in oggetto, al fine di meglio contestualizzare la mostra. Per i cittadini del Grifo è questa un'occasione irripetibile per esplorare dei percorsi di speleologia urbana e avvicinare ambienti storici sconosciuti ai più, anche perché ordinariamente chiusi o inaccessibili.
L'associazione avrà occasione di farsi conoscere e raccogliere adesioni. L'iniziativa è sinergica con quella del Cai, nella sua articolazione "gruppo speleologico" di Perugia. D'intesa con Hydrasub, Comune, Provincia e Regione. Nella giornata sono previste visite guidate alla Perugia underground (a pagamento: 13 euro ai soci e 18 ai non soci). Prenotazione obbligatoria ai numeri 75.5847070/3355726590/3408970308; sito www.speleopg.it. Storici dell'arte, speleologi e archeologi illustreranno aspetti specifici degli ambienti visitati. Tra questi: i sotterranei del Palazzo di Giustizia di piazza Matteotti, il pozzo etrusco di piazza Danti, i sotterranei già noti della cattedrale e quelli riportati alla luce più recentemente, l'acquedotto della postierla di via Appia, e il rifugio antiaereo di viale Indipendenza. Dove, appunto, la visita ai residuati bellici è però a ingresso libero.
Sandro Allegrini
Corriere dell'Umbria Sabato 11 Febbraio 2012
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