Archiviazione. L'indagine è finita, con un nulla di fatto. É l'atto che la multinazionale svedese del mobile - anche se mai coinvolta negli atti del fascicolo - aspettava. Adesso il procedimento riprende, anche se potrebbe subire qualche modifica. Sì perché si attendono le controdeduzioni dell'Ikea alle diciassette prescrizioni elaborate dalla Regione dell'Umbria in alternativa alla Valutazione di impatto ambientale. Ebbene, in base al progetto ritoccato potrebbe ridursi la superficie totale destinata all'insediamento: meno spazio per il magazzini e gli uffici, un "ridimensionamento" che verrebbe incontro anche alle esigenze di viabilità e della popolazione. Ma non c'è nulla di deciso, solo indiscrezioni negli uffici tecnici di Palazzo dei Priori. Intanto Italia Nostra si prepara a presentare un altro ricorso, stavolta contro la Regione, proprio sulla scelta di non procedere. Ma è proprio il pm Cicchella, e lo stesso gip Avenoso, a smontare il primo ricorso di Italia nostra:
"É del tutto errato il giudizio - è scritto nella richiesta di archiviazione - formulato da Italia nostra in merito a una possibile lottizzazione abusiva negoziale posta in essere da Sea, non avendo l'indagato frazionato o venduto alcunché ma avendo, per contro, acquistato alcuni terreni ancora agricoli che solo successivamente e per scelta dell'amministrazione comunale e regionale - non certo per comportamenti concludendi posti in essere dall'indagato - potrebbero subire una trasformazione urbanistica."
Corriere dell'Umbria Venerdì 10 Febbraio 2012
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