Un'edizione da record, con dati esplosivi, quasi impressionanti e un'incredibile promozione per la città e la sua immagine. Il “Festival Internazionale del Giornalismo” fa il botto con un salto di qualità che adesso “rischia di trasformarci nell'evento per eccellenza dedicato al giornalismo nel mondo§”.
Sono entusiasti Arianna Ciccone e Chris Potter, ideatori e organizzatori della manifestazione che per cinque giorni ha esaltato e travolto la città con oltre 200 eventi e 500 speaker internazionali. Eppure, nel bilancio tracciato ieri insieme all'assessore comunale Andrea Cernecchi, non ci sono solo luci e sorrisi.
“il nostro budget è limitato, appena 400mila euro, piccolissimo rispetto ad altre manifestazioni. Serve un investimento serio delle istituzioni, serve una scelta politica”, spiegano gli organizzatori davanti alle cifre: 300mila euro arrivano dai privati (compreso uno sponsor australiano) 100mila dai contributi pubblici, con 15mila euro della Camera di Commercio e neppure un euro dall'assessorato alla cultura della Regione.
Immediato l'intervento di Cernicchi. “Il Comune crede totalmente nel Festival, una delle colonne per la candidatura europea, che il prossimo anno raddoppiamo l'investimento, finanziario ed emotivo”.
I motivi per esultare, del resto, ci sono tutti: “Questa edizione - insiste Arianna Ciccone - è stata strepitosa, abbiamo fatto il salto di qualità e tutta la città ha partecipato ai dibattiti che sono proseguiti nei bar e nelle strade”.
Per Potter “il festival è un patrimonio della città che va sostenuto e portato avanti. Le ragioni del successo sono lo scenario strepitoso di Perugia, l'ingresso libero agli eventi, la caratura altissima degli speaker, vengono gratuitamente da tutto il mondo”.
Ma più che le firme conta la voglia di discutere e condividere, Con un plauso ai 200 volontari, giovani dei cinque continenti, infaticabili e appassionati.
Nessun commento:
Posta un commento