venerdì 6 settembre 2013

Salvo l’aeroporto San Francesco

Il San Francesco di Assisi toma ad essere aeroporto di interesse nazionale. Lo ha annunciato ieri mattina il ministro dei trasporti Maurizio Lupi durante l'incontro convocato per definire la fase istruttoria di preparazione del nuovo piano nazionale, che di fatto sostituirà quello dell'ex ministro Passera il quale aveva declassato lo scalo umbro a "regionale", insieme a diverse altre strutture del Paese. Cambia di nuovo tutto. Gli aeroporti di interesse nazionale non saranno più 31 come voleva Passera, bensì quarantuno. Tra questi una metà, quelli con il maggior traffico passeggeri, dovrebbe entrare nella fascia dei "principali", gli altri faranno parte della categoria "di servizio". E in quest'ultima dovrebbe figurare lo scalo umbro
"...anche se noi - puntualizza l'assessore regionale Silvano Rometti - abbiamo già chiesto che venga valutato il nostro inserimento tra i "principali " o quantomeno che ogni tre anni la classificazione venga rivalutata. Questo perché l'aerostazione umbra è pienamente funzionale da appena un anno e siamo convinti che nei prossimi mesi il trend di crescita continuerà sotto tutti i profili. Inoltre va considerata con maggiore attenzione la situazione infrastrutturale dell'Umbria, lontana dalle grandi direttrici stradali e dell'Alta velocità ferroviaria e quindi bisognosa, più di altri territori, di un aeroporto all'altezza."
Il summit di ieri, a cui ha partecipato anche il sottosegretario ai trasporti Rocco Girlanda, era stato preceduto da una serie di incontri della "cabina di regia" concordata con il ministro Lupi e di cui fanno parte oltre al ministero anche l'Enac e le Regioni Umbria, Lombardia, Toscana, Abruzzo, Calabria e Campania. Lupi si è impegnato a presentare entro il mese di settembre una bozza definitiva di piano nazionale. Sarà la conferenza Stato-Regioni ad approvare il documento
"...che - puntualizza Rometti - diventerà legge attraverso un decreto del presidente della Repubblica."
"Nell'atto di indirizzo del precedente governo - continua lo scalo veniva ingiustamente penalizzato perché non si teneva conto delle sue funzioni e Ieri vertice decisivo Intanto si lavora all'iter per ottenere la concessione ventennale soprattutto delle sue potenzialità di sviluppo. Fortunatamente quel documento ora è del tutto superato."
L'assessore evidenzia
"...il grande e importante risultato, con cui viene riconosciuto l'impegno della Regione Umbria e delle istituzioni regionali e nazionali che in questi anni hanno investito per il potenziamento dell'aerostazione, per dotarla delle strutture e dei collegamenti funzionali al suo sviluppo."
Essere tra gli aeroporti di interesse nazionale è fondamentale, perché in questo modo una serie di oneri importanti grava direttamente sullo Stato centrale. Naturalmente il piano non si occupa soltanto della riclassificazione, ma prende in esame anche la governance, i collegamenti, le continuità territoriali e la razionalizzazione della rete. Tutti aspetti che andranno approfonditi una volta che il documento sarà definitivo.
"Il confronto - aggiunge Rometti - è servito anche per superare il luogo comune secondo cui nel nostro Paese ci sono troppi aeroporti (un centinaio, ndr): non è affatto vero, siamo sotto la media europea."

Incassato il riconoscimento del ministero dei trasporti, adesso la concentrazione si sposta tutta sull'iter per la concessione ventennale. Dall'Ente nazionale per l'aviazione civile (Enac) è già arrivato il via libera, così come dallo stesso ministero dei trasporti. Il dossier è al vaglio del ministero dell'economia.
Nessuno si aspetta sgradevoli sorprese, trattandosi soltanto di passaggi burocratici, comunque decisivi per il pieno funzionamento del San Francesco e per il suo futuro. La concessione ventennale - giusto per fare un esempio - è fondamentale per la ricerca di un eventuale partner privato da coinvolgere nella gestione della stazione.

Corriere dell'Umbria Venerdì 6 Settembre 2013

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