Sei coppie di intercity in meno e l'Umbria ancora più isolata. Trenitalia impugna le cesoie e annuncia un drastico taglio di convogli per il prossimo 15 dicembre. Ma la reazione umbra e toscana è veemente e forse darà buoni risultati.
“Gli intercity non possono essere soppressi e qualsiasi scelta va valutata nell'ambito di una più ampia programmazione dei servizi di trasporto regionale “ affermano gli assessori regionali ai trasporti Silvano Rometti e Vincenzo Ceccarelli, al termine dell'incontro a Roma con il direttore generale del trasporto ferroviario del Ministero Antonio Parente e con l'ad di Trenitalia Vincenzo Soprano.
“Si tratta di treni insopprimibili - ha sostenuto Rometti - perché collegano il nord e sud Italia ed in Umbria stazioni come quelle di Chiusi, Terontola, Orvieto, Orte che consentono l'aggancio con l'alta velocità e che rappresentano un mezzo di trasporto indispensabile per molti cittadini umbri, soprattutto pendolari. Con questa scelta si azzera di fatto la fascia intermedia di vettori veloci come gli intercity, che intercettano il pendolarismo e che sono fondamentali per chi non abita nelle grandi città. Se questa è la decisione - sottolinea Rometti - siamo totalmente contrari”.
In serata si sono aperti spiragli e l'orario invernale resterebbe congelato in attesa degli esiti del tavolo di discussione. Traducendo: qualche taglio ci sarà, anche se non nelle dimensioni prospettate da Trenitalia. E comunque l'ipotesi di uno slittamento anche a inizio primavera 2014 sta prendendo corpo.
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