Complice il grande caldo Corciano è stato dal 2 agosto una delle mete preferite dei perugini e delle località limitrofe.
Un andirivieni di persone, di famiglie, di turisti, di curiosi che hanno trovato per le sue antiche viuzze e nelle piazzette tante proposte, spesso anche curiose come il cinema più piccolo del mondo all'interno di un'auto d'epoca, sia facili da gustare, insieme al gelato, ma anche colte come la rivisitazione di tre miti al femminile, Andromeda, Cassandra e Medea, scritta e realizzata da Maurizio Schmidt e dalla sua compagna Elisabetta Vergani.
Corciano si distingue da altri festival estivi proprio per la compattezza delle sue proposte, tutte molto varie, all'interno del suo piccolo centro storico. In pochi passi è stato possibile passare dalla bella mostra a San Francesco dal titolo "Symphonie en trois moviments" (2500 presenze) che Antonio Gallo ha dedicato alla musica e destinato all'esposizione in Francia (per sua gentile concessione prima di andare oltreconfine si è fermata in Umbria), all'omaggio, piaciuto veramente a tutti (1970 presenze) , dedicato allo scomparso Giuseppe De Gregorio, vincitore della prima edizione del premio Corciano nel 1955, diventato poi in seguito uno dei più grandi artisti umbri e nazionali.
A ridosso delle due mostre una piazzetta dove il Laboratorio di Cinema Anastasio e l'Associazione 1400 colpi hanno proposto una rassegna di corti (molto frequentato dai giovanissimi) e proprio di fronte il chiostro del Palazzo Comunale, luogo raccolto ed appartato dove sono stati presentati libri e proposti alcuni incontri dei "salotti dell'Umbria del cuore" (Sargentini e Cerasa).
Poco più avanti in Piazza Coragino, il cuore della manifestazione , dotata di una tribunetta, si sono alternati sul palco Nicola Piovani con il suo quintetto (serata strabordante di gente,sistemata dall'organizzazione anche con cuscini colorati in terra all'inizio di una salita), il Corciano Festival Ensamble (delizioso lo spettacolo Le incredibili avventure di Mister Fogg con voce recitante) diretto da Andrea Franceschelli, l'Ensemble Strumentale Fermano, i Solisti di Perugia e la Banda di Fiati di Fermo che ha concluso il Festival proponendo tra l'altro un magnifico "Concerto for violino and simphonic wind ensemble" di Arthur Gottdschalk vincitore del primo premio al concorso di composizione per banda di Corciano del 2006.
La musica, come spesso succede, non solo d'estate, con il suo linguaggio internazionale ha richiamato anche moltissimi turisti stranieri alloggiati al lago Trasimeno.
Tutti entusiasti di quanto ascoltavano e del suggestivo scenario naturale in cui questo piccola ma fortissima manifestazione si svolge. Sempre in piazza Coragino si sono svolti gli incontri con altri premiati dell'Umbria del cuore dall'originale formula a talk-show.
Tra tutti ha riscosso particolare successo Jacopo Fo che ha proposto uno stralcio molto divertente del suo nuovo spettacolo "I calzini sul comò" ed ha presentato per la prima volta in pubblico la sua simpaticissima moglie napoletana Eleonora Albanese.
Saltato invece, il giorno di ferragosto, per le avverse condizioni atmosferiche, l'incontro con il coreografo Lorca Massine, figlio del celeberrimo Leonide, che però, lo ha promesso, tornerà a ritirare il premio il prossimo anno.
Ancora qualche passo in salita, passando davanti al Museo della Pievania, aperto fino a notte inoltrata (1840 presenze) e si arrivava nella piazzetta di Sant'Antonio, regno di Schmidt con le sue "donne nel mito" seguite per tre sere consecutive da un pubblico entusiasta sempre al massimo della capienza.
Ed infine in cima al paese, nella restaurata chiesa di Sant'Antonio, era possibile ammirare i Guerrieri (1.600 visitatori), deliziose sculture policrome di militi realizzati con vari materiali da Artemio Giovagnoni, soldati mai in atteggiamento guerresco, un sorprendente messaggio di pace lasciato dell'artista da poco scomparso.
Nel corso dell'ultima serata si è svolta la premiazione del Premio Corciano per giovani artisti umbri. Il primo premio se l'è aggiudicato il dipinto di Andrea Michelsanti, il secondo Letizia Cassetta con una originale scultura a ragnatela di metallo e colore, il terzo Lucilla Candeloro che a matita ha fatto il ritratto ad una anziana corcianese.
dal Corriere dell'Umbria
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