martedì 30 settembre 2008

Centrale di teleriscaldamento non a casa mia!

I residenti di via Parco proprio non la vogliono quella centrale per il teleriscaldamento sotto casa.
Ieri pomeriggio una cinquantina di abitanti della frazione di San Mariano ha interrotto il consiglio comunale e ha preso la parola.
Un documento preciso e dettagliato e 300 firme: tanto basta per strappare al sindaco Nadia Ginetti la convocazione di un'assemblea pubblica e dimostrare che vogliono andare fino in fondo.
L'incontro è stato fissato per venerdì alle 21 all'Arca. Ma a dirla tutta i residenti avrebbero preferito che si fermassero pure i lavori che invece andranno avanti fino alla data di consegna fissata per il 20 dicembre.
Nocciolo della questione i lavori, appunto, della centrale elettrica per la produzione di teleriscaldamento ed energia (prevista un'area di 700 metri quadrati interrata per 9 metri e con cinque camini in superficie).
L'opera - principalmente destinata al quartiere Girasole e inizialmente destinata a sorgervi - nascerà invece a ridosso di sette palazzine abitate da circa 180 nuclei familiari.
Palazzine con riscaldamento autonomo, non centralizzato, che a loro dire traebbero solo svantaggi dall'opera
"destinata ad altri e non certo a noi. Sono emersi più che legittimi dubbi sulla idoneità della scelta effettuata - dicono - che prevede l'ubicazione dell'impianto in prossimità delle scuole materne, elementare e media, della chiesa e non per ultimo del percorso verde."
E puntano il dito contro
"la carenza di informazioni sul progetto e sul suo impatto ambientale relativo così come la totale assenza di pubbliche considerazioni da parte dell'amministrazione in merito ai rischi di salute per gli abitanti."
Insomma il neonato movimento
"Cittadini per il diritto alla salute e alla sicurezza"
ieri ha energicamente espresso i suoi dubbi al Comune, contrari non al teleriscaldamento ma alla sua ubicazione.
"La nostra zona ad alta densità abitativa è in forte espansione - dicono - a causa delle continue concessioni edilizie rilasciate dal Comune che promuove la realizzazione della centrale: la scelta dell'ubicazione deriva da motivazioni esclusivamente economiche che non avvantaggiano neanche la società realizzatrice dell'impianto costretta - sostengono i cittadini - a realizzare un impianto lontano dalle utenze, con costi e sprechi maggiori."
Ma non solo:
"La centrale produrrà tonnellate di anidride carbonica e ossidi di azoto: in che raggio di azione tutti questi veleni si distribuiranno? Di quanti decibel aumenterà il livello di rumorosità nella zona? Le nostre abitazioni sono già riscaldate a gas dunque perchè spendere per l'allaccio alla centrale che dovrebbe costare almeno 4mila euro?."
Per non parlare del pericolo per l'incolumità delle persone. I lavori, a loro dire, avrebbero compromesso pure la stabilità di alcune piante presenti lungo il viale con il rischio reale di crolli.
In attesa dell'assemblea nella quale il primo cittadino garantisce risposte e rassicurazioni, la società continua a lavorare in via Parco convinta della bontà del teleriscaldamento, una novità che abbatte i consumi e inquinamento già scelto da Norcia e Santa Maria degli Angeli.

Patrizia Antolini
dal Corriere dell'Umbria Martedì 30 Settembre 2008

Apertura anno accademico 2008 2009 Scuola di Formazione Fuorinerzia

L’11 ottobre 2008 si apre l’anno accademico 2008-2009 della Scuola di Formazione Fuorinerzia per attori, danzatori e arteterapeuti professionisti. La scuola si presenta innovativa sia dal punto di vista epistemologico che dal punto di vista pedagogico-didattico perché apre ad un approccio di ricerca che parte dal corpo quale centro ineludibile del percorso di apprendimento tecnico.
La tecnica corporea integrata con teatro, danza, movimento e terapia in un processo connotato da “un minimo di struttura per un massimo di esplorazione” (Herns Duplan) rende capaci di riconoscere la forza di inerzia cui siamo sottoposti fisicamente, psichicamente, affettivamente, emotivamente, comportamentalmente.
Inerzia, dal latino in ars, etimologicamente si riferisce alla non attività. Si indica con questo termine l’Inattività, l’immobilità, l’inoperosità.
L’inerzia di un corpo è la sua tendenza a non modificare il proprio stato di quiete o di moto e a resistere ai cambiamenti.
A tale condizione di inerzia è sottoposto anche l’essere umano per cui l’interazione di elementi quali la forza di gravità, le sclerotizzazioni posturali, la perdita di ciò che non agiamo, le implicazioni psico-affettive ed emotive, possono trasformarci e inaridire le potenzialità espressive e artistiche del nostro corpo, unico strumento tangibile di vita, minimo comune multiplo dell’umanità intera.
Il percorso formativo Fuorinerzia sceglie la consapevolezza all’inerzia, attraverso l’acquisizione di tecniche che ci rendano responsabili rispetto alla vita personale, professionale e artistica partendo dal corpo. In primis come spinta a tenerlo vivo, presente, co-protagonista; in secondo luogo come costruzione di un bagaglio tecnico funzionale alla comunicazione e alle relazioni interpersonali nonché alla espressione artistica professionale.
Fuorinerzia permette di incontrare noi stessi nell’ identità più profonda umana e artistica e di incontrare gli altri per quello che la reciproca unicità può scambiare, senza cadere in facili trappole che ci trasformano in banali cliché, di cui spesso, siamo ignari.
Struttura del percorso didattico:
1.1° Anno: tecnica del corpo, tecniche attoriali e di danza con programma comune a tutti gli allievi a prescindere dall’orientamento futuro. La struttura modulare permette la continuità per chi aderisce all’intero percorso formativo e l’inserimento occasionale per chi intende sperimentarsi in maniera non sistematica.
2.2° Anno: si separano le specificità proposte. L’allievo puo’ scegliere tra teatro, danza e arteterapia. Ogni corso sarà strutturato, sotto la direzione di un docente responsabile, che curerà l’approfondimento della disciplina.
3.3 Anno: per gli allievi di teatro e danza si definisce il percorso stilistico che caratterizzerà la specifica professionalità di ognuno. Gli allievi di arteterapia possono orientarsi tra: arteterapia clinica, espressivo-creativa, formativo-didattica, preventiva.

Per tutti e tre gli anni è prevista una settimana di stage con il Maestro Erns Duplan, fondatore del processo di ricerca e formativo “Expression Primitive”.
A partire dal 2° Anno saranno organizzati stages monotematici con personaggi di spicco nel settore, a livello internazionale.

Staff “FUORINERZIA”:
direttore sezione danza: Federico Caporale, danzatore, danzaterapeuta.
direttore sezione teatro: Giorgio Donati, attore, autore, regista
direttore sezione arteterapia: Maria Luisa Pasquarella, formatrice, arteterapeuta

Responsabile segreteria e contatti:
Alessandra De Craemer

Il Presidente
Dott.ssa Maria Luisa Pasquarella

Fuorinerzia a Passignano sul Trasimeno

Quando c'è collaborazione tra medicina e arte, i risultati possono andare al di là delle aspettative più positive.
Lo supponeva Ippocrate, lo pensava Platone, aveva fatto ricerche sull'argomento Shakespeare, è però attraverso i secoli, stratificando esperienza, ricerca e sapere, che si arriva all'attuale l'Arteterepia, la disciplina che ha il compito di ripristinare le relazioni tra le variabili del corpo, assoluto protagonista.
Un gruppo di professionisti umbri, con esperienze raccolte in giro nel mondo, hanno unito le loro specificità per aprire nel nostro territorio una scuola di formazione per attori, danzatori e arteterapeuti: "Fuorinerzia".
L'iniziativa è stata presentata ieri dagli stessi ideatori e organizzatori che rispondono al nome di Maria Luisa Pasquarella, arteterapeuta; Giorgio Donati, attore, autore, regista, e Federico Caporale, danzatore; tutti e tre riuniti nell'associazione Luci e Ombre.
L'occasione è l'inizio dell'anno accademico di questo processo cognitivo che si sviluppa in tre anni, ma prevede diverse possibilità di approccio con percorsi "personalizzati".
Quindi, ogni iscritto, può avere dalla scuola un proprio percorso di crescita e di finalità. L'intento principale di Fuorinerzia - secondo gli organizzatori - è proprio quello di dare ad ognuno strumenti in più per comunicare con gli altri e soprattutto con se stessi in un ambito sociale complesso.
Il progetto nasce da lontano, sono anni, infatti, che è andata maturandosi nelle strutture sanitarie regionali e in diversi ambiti artistici, pedagogici, culturali, una crescente domanda verso questo approccio terapeutico che finora qui non aveva trovato risposte strutturate e complete.
Fuorinerzia cerca di rispondere a questa domanda.
"Ed è rivolta a coloro - semplificano gli organizzatori - che avvertono il piacere di conoscere se stessi attraverso il movimento, il teatro e la danza, o che percepiscono la semplice curiosità di aprirsi a esperienze nuove e a coloro che sentono di trasformare tutto ciò in una professione".
É per questo che l'accesso alla scuola non prevede limiti di età, fino a che non si entra nella fase di formazione "alta" utile a conseguire il diploma di Arteterapeuta.
L'articolazione del percorso è triennale: il primo anno è comune a tutti gli allievi e si lavora prevalentemente sul corpo con aperture sulle diverse discpline.
Il secondo anno si definiscono le scelte tra danza, teatro e arte. Al terzo anno, dunque, per gli attori e i danzatori si definirà il percorso stilistico; mentre gli arteterapeuti procederanno specializzandosi ulteriormente in arteterapia clinica; o preventiva; o espressivo-creativa; o formativa-didattica.
Sede attuale dei corsi è la sede di "Panta rei" a Passignano sul Trasimeno.

dal Corriere dell'Umbria Martedì 30 Settembre 2008

Bagliori d'autore dal 23 ottobre al 2 novembre

Le atmosfere cupe del padre della letteratura poliziesca scendono sull'Umbria dal 23 ottobre al 2 novembre nel segno indelebile di Edgar Allan Poe.
A proporli è l'autore, attore e regista perugino Bruno Taburchi con la quarta edizione della rassegna "Bagliori d'autore".
Dopo aver sondato il pensabile di Friedrich Dürrenmatt, scandagliato la complessità di Emile Zola e attraversato il mondo di Hemingway, quest'anno entra nel mistero con lo scrittore statunitense.
La rassegna prevede a Perugia sedici eventi in dieci giorni riassunti in sintesi in una mostra d'arte; tre spettacoli teatrali; due proiezioni cinematografiche; una lettura drammatizzata; quattro tavole rotonde; tre conferenze tematiche; un documentario inedito realizzato appositamente e un laboratorio letterario e cinematografico.
Il progetto vede in particolare l'impegno degli istituti scolastici e di molte librerie, quest'ultime durante l'intero periodo praticheranno sconti sui titoli di Edgar Alla Poe.
Tra le novità introdotte nell'edizione 2008 ci sono da segnalare la trasferta a Terni (dal 27 al 31 ottobre) con un programma specifico e due giorni (23 e 24 ottobre) al Teatro Torti di Bevagna: un segno di espansione più che promettente per la "giovane" manifestazione, che a maggio 2008 ha avuto l'onore di essere richiesta espressamente dal comune di Milano per la realizzazione in loco dell'evento dedicato a Hemingway.
Se nella passata edizione, a fare da traino è stato appunto l'arrivo del nipote di Ernest Hemingway, John, che ha presentato in esclusiva il suo libro fresco di stampa, quest'anno il personaggio più atteso è Alessio Boni.
L'attore sarà, infatti, ospite dell'Università per gli stranieri, mercoledì 29 ottobre, per una letterura drammatizzata.
All'ultimo momento ha confermato il suo arrivo anche il regista Dario Argento, atteso venerdì 24 ottobre, per un incontro pubblico alla sala dei Notari dedicato al suo legame con Poe, espresso soprattutto nell'espisodio "Il gatto nero" del film "Due occhi diabolici", che sarà proiettato al termine dell'incontro.
Singolare inaugurazione quest'anno per "Bagliori d'autore". Il 23 ottobre, nelle sale dell'ex-Convento di San Domenico in piazza Giordano Bruno a Perugia la rassegna si aprirà in contemporanea con la mostra dedicata all'illustratore Alberto Martini, noto anche per aver eseguito l'iconografia di racconti di Poe.
In calendario non mancherà, come di consueto, il debutto di una drammatizzazione originale curata dalla compagnia Aurora: per "l'edizione del mistero" la scelta è caduta su "Il paese del sogno", spettacolo teatrale in due atti ispirato alla vita e alle opere di Edgar Allan Poe.
Tavole rotonde a cura delle scuole è un'altra delle novità introdotte: con il liceo scientifico Galilei di Perugia che, il 27 ottobre, sarà impegnato in una mattinata dal titolo "Io non ho paura"; mentre il liceo classico Tacito di Terni, il 30 ottobre, tratterà il tema
"Edgar Allan Poe: le frontiere della scrittura"

Sabrina Busiri Vici
dal Corriere dell'Umbria Martedì 30 Settembre 2008

Ottobre piovono libri 2008 a Perugia

É nella capacità di fare rete, di mettere in relazione micro-realtà con quelle più importanti e più grandi, con la possibilità di coinvolgimento diffuso, che la cultura acquista la valenza di un vero e proprio veicolo di sviluppo.
Così come ha detto Gary Becker Premio Nobel per l'Economia nel suo recente intervento all'Università di Perugia
"la conoscenza e il sapere sono le strade per lo sviluppo"
intendendo che solo apportando quel quid di "valore aggiunto" che la cultura fornisce sarà possibile affrontare le sfide del futuro per un autentico modello di sviluppo.
Sono queste le premesse con cui è stata presentata la terza edizione di "Ottobre piovono libri", manifestazione diffusa sull'intero territorio nazionale a cui aderiscono poco più di un migliaio di "attori" e che in Umbria ha visto l'adesione di vari soggetti per l'organizzazione di una cinquantina di diversi eventi in una dozzina di città nell'intero mese di ottobre.
É stato l'assessore regionale alla cultura Silvano Rometti che in sede di presentazione dell'iniziativa a Palazzo Donini ha ricordato come l'Umbria negli ultimi trenta anni abbia quintuplicato il numero delle biblioteche passate dalla cinquanta unità alle 256 attuali, intendendo per biblioteche non soltanto i luoghi di consultazioni di testi e di fonti storiche, ma nell'accezione più ampia di luoghi d'incontro e di socializzazione e di scambio.
Lo stesso Rometti ha ricordato lo stato di avanzamento della Progetto Sbn (Servizio bibliotecario nazionale) cui la Regione Umbria aderisce per la creazione di una rete di servizi cui accedere tramite le nuove tecnologie.
Nel frattempo è stata anche annunciata una revisione della legge regionale 37 per adeguare i servizi alla creazione di una rete che inglobi anche i piccoli comuni.
Un progetto che vedrà la collaborazione dell'Aib, ovvero dell'Associazione italiana biblioteche. Sul versante dell'iniziativa vera e propria "Ottobre piovono libri" c'è da dire che in questa terza edizione è previsto l'inglobamento di una sottosezione che si intitola "Libri, biblioteche e altre storie" curata dall'Aib Umbria in collaborazione con una serie di attori diversi: la Biblioteca Centro giovani della Parrocchia di San Bartolomeo; la Biblioteca dell'Accademia di Belle arti; la biblioteca di Studi storici, politici e sociali dell'Università di Perugia; la biblioteca Aldo Capitini; la biblioteca Giuseppe Toniolo; il Centro Servizi bibliotecari dell'Università di Perugia; la Deputazione di storia patria per l'Umbria e la biblioteca comunale Giosuè Carducci di Spoleto sulla via dell'ultimazione della dislocazione nell'antica sede di Palazzo Mauri (proprio il venti ottobre - come ha ricordato l'assessore comunale Giorgio Flamini - verrà riconsegnata al pubblico).
"Il libro - è questo il senso globale dell'iniziativa secondo l'organizzatore Gabriele De Veris - non è solo questione ristretta all'ambito degli addetti ai lavori come bibliotecari, editori, scrittori, ma riguarda tutti gli aspetti della civiltà nelle varie articolazioni sociali, dall'economia, alla sociologia, dalla psicologia alla cultura tout court."
Per questo è stata data vita ad una serie di iniziative che permettano un "incontro reale" di individui che vorrebbero lavorare in contatto con le biblioteche, ma che non sanno come fare.
Aib e Associazione italiana editori inoltre si sono accordati per la promozione della lettura anche in quella fascia d'età in cui normalmente si crea il "buco nero", dai 12 ai 15 anni, in cui i ragazzi sembrano perdere interesse nei confronti del libro.
Non basta. Sarà offerta l'opportunità dell'atmosfera magica della biblioteca della Fondazione Capitini dove è possibile seguire le tracce del pensiero del filosofo della pace, ma sarà anche possibile tracciare una mappatura delle biblioteche che non esistono più o che semplicemente hanno cambiato ubicazione.
Sul versante del sociale c'è da sottolineare l'iniziativa che verrà svolta a Spoleto con la presentazione di un volume che affronta il tema dell'anoressia, ma a compendio dell'intero quadro di eventi c'è poi il Premio Insula Romana che compie i dieci anni di attività.
Per l'occasione la sezione Narrativa Edita per Giovani Adulti organizza un'articolata serie di iniziative tra cui un incontro sulla produzione italiana per giovani adulti (nella fascia dai 14 ai 20 anni) con la partecipazione di esperti e addetti ai lavori e il convegno "Ma che vuoi sapere tu" dedicato ad analizzare i consumi culturali e i bisogni informativi dei giovani in rapporto all'attuale panorama tecnologico e i nuovi servizi bibliotecari ed informativi per i giovani adulti.
Gli incontri citati saranno di preludio allo svolgimento del Premio vero e proprio che vedrà la partecipazione di una giuria di 400 ragazzi chiamati ad esprimere il loro parere sui tre autori finalisti.
E in relazione ai giovani è stato illuminante l'intervento del direttore della biblioteca Augusta Maurizio Tarantino che ha illustrato i risultati di un volume Istat del 2007 sugli indici di lettura.
Proprio per quel che riguarda la conoscenza in relazione all'uso di Internet, è da registrare la stretta connessione tra uso del computer e innalzamento degli indici di lettura.
Ciò a significare che i giovani hanno varie possibilità di accesso alla conoscenza e che questa conoscenza è l'obiettivo da raggiungere, attraverso vari strumenti interconnessi tra di loro.
Per quel che riguarda l'Umbria in relazione alla lettura, Tarantino ha ricordato che la nostra regione si colloca nella fascia medio-alta della classifica nazionale, in una posizione di rispetto tra le regioni del Centro-Italia.

Claudio Bianconi
dal Corriere dell'Umbria Martedì 30 Settembre 2008

domenica 28 settembre 2008

Eurochocolate 2008: spazi e numeri dell'organizzazione

Quest'anno si gioca ma non si scherza. La quindicesima edizione di Eurochocolate (18-26 ottobre) che ha per tema il gioco, non sarà caratterizzata come le altre volte dalle addizioni ma piuttosto dalle sottrazioni.
Per carità, non delle presenze! Anzi. Dal nuovo termometro mediatico, il sito internet, si stima che il numero dei visitatori del 2008 dovrebbe essere stabile se non superiore a quello dello scorso anno sempre se il tempo si manterrà buono.
Il 24 settembre scorso, ad esempio gli accessi al sito sono stati 3570, la media giornaliera di questa settimana è di 3600 al giorno.
Dati che comparati allo stesso periodo del 2007 sono superiori di 1300 unità al giorno. In pratica il popolo del cacao è già in fibrillazione e si sta preparando per mettersi in moto. La sottrazione, invece, riguarda gli spazi della manifestazione e l' attenzione degli enti pubblici.
La Provincia di Perugia ha sfrattato Eurochocolate World dal Cerp alla Rocca Paolina per far spazio alla mostra di Nino Caruso, nè Guarducci potrà far uso dell'ex chiesa della Misericordia di via Oberdan, lì verrà allestita la mostra su Puc e Regione.
Non ci sarà nemmeno Corciano Dolce Borgo, l'iniziativa extra moenia più seguita, perchè il Comune non ha più neanche un impiegato che se ne occupi anche se è in svolgimento un bando di concorso per due assunzioni.
E 'stato "sottratto" persino l'ingresso ai locali dell'ex Borsa Merci di Via Mazzini, cosa che in luglio ha fatto molto arrabbiare Carlo Pagnotta per Uj.
"Anche per noi non è molto divertente"precisa Eugenio Guarducci "Con l'ingresso in Via Danzetta ci sembra di far entrare la gente dalla cucina."
Il presidente della Camera di Commercio Moretti dice che si sta costruendo per quella sala un'immagine diversa per la città, una sala espositiva con quadri importanti.
"Un ente che rappresenta il mondo delle imprese non può pensare a fare esposizioni quando a pochi metri ha la Galleria Nazionale, Palazzo Baldeschi della Fondazione Cassa di Risparmio, Palazzo della Penna, il Cerp, ma piuttosto dovrebbe rappresentare i suoi soci, farci uno show room per gli imprenditori, fare presentazioni di prodotti, di aziende, di progetti."
Come è andata per Cerp e l'ex chiesa?
"Nel Cerp si svolgeva l'evento nel quale abbiamo sempre investito molto.
Secondo noi lo sfratto era facilmente evitabile perchè la mostra di un artista sia pure importante come Nino Caruso, che è cominciata un mese fa, poteva finire cinque giorni prima."
Sembra quasi un dispettuccio...
"Abbastanza, visto che si chiude proprio il giorno in cui comincia Eurochocolate"
e il secondo sfratto?
"Nell'ex chiesa della Misericordia facevamo delle iniziative speciali.
Prima ce l'hanno tolta, poi ridata e alla fine tolta. Quello che mi dispiace è che sono due spazi dove noi facevamo proprio quello che ci veniva rimproverato di non fare: la cultura, l'ambiente, il commercio equosolidale."
Quest'anno però verrà usato il Santa Giuliana?
"Sì, per la mongolfiera di Pan di Stelle. Tutti potranno volare su Perugia. Il primo a salire sarà il vincitore del concorso indetto dalla Barilla sul migliore disegno per t-shirt.
Hanno partecipato in 8000"
Questo, per Eurochocolate, è il debutto con il minimetro. Cosa c'è in programma?
"Diventerà la porta di ingresso a Pian di Massiano, dove parcheggeranno anche gli autobus.
Alla stazione di partenza abbiamo coinvolto il centro commerciale Metropolis con molte iniziative."
Le industrie del cioccolato in Umbria stanno crescendo, sono ormai 7-8. Tra queste c'è anche Eurochocolate e Costruttori di dolcezze: a quante persone date lavoro?
"Abbiamo 32 persone a tempo pieno per tutto l'anno."
E durante Eurochocolate?
"700 operatori agli stand, 60 responsabili, 70 hostess, 40 addetti alla sicurezza, 30 facchini e poi ci sono gli allestitori, gli elettricisti ecc.."
Per sgombrare subito il campo da polemiche ci dica chi seleziona il personale e quanto viene pagato.
"Il contratto lo firmano con la Partis, un'agenzia di lavoro interinale. Il braccio operativo è la Giobs, agenzia di casting. Ai primi colloqui erano in 1500. L'80% studenti universitari del centro sud. Tutti dicono che si divertono, che è una bella esperienza."
Va bene, ma quanto è la paga?
"Non è alta. Poco più di 6 euro lordi l'ora. Quella è la cifra di riferimento. Sono ragazzi senza esperienza, è una gavetta. Nessuno vuole sfruttare nessuno, però siamo costretti a prendere dei coordinatori proprio perchè sono alle prime armi".
Anna Lia Sabelli Fioretti
dal Corriere dell'Umbria Domenica 28 Settembre 2008

Il recupero della chiesa di San Costanzo

Molto più piccolo rispetto al precedente che era di grandi dimensioni (oltre tre metri) il nuovo altare della chiesa di San Costanzo, una delle più venerate ed amate dai perugini perchè è quella dedicata al Santo Patrono, è stato al centro della solenne celebrazione per la sua riapertura ufficiale al culto dopo 19 mesi di lavori di consolidamento e di restauro.
"L'altare - ha detto dal pulpito monsignor Gualtiero Sigismondi designato dal vescovo di Perugia al rito solenne della benedizione in omaggio alla sua recente investitura di vescovo di Foligno - è il luogo per eccellenza in cui la Chiesa manifesta se stessa.
É il punto di incontro tra cielo e terra, tra la Chiesa terrestre e la Chiesa celeste. É il modo in cui l'uomo si accosta al mistero di Dio. É il punto focale dell'assemblea, è la chiave di volta di tutti i sacramenti. É l'ara del sacrificio, è la mensa di Cristo, per questo viene incensato e baciato."
Completamente spoglio di ornamenti e di oggetti, in marmo candido, lo stesso marmo recuperato da quello precedente, al centro di un "tappeto" a scacchi realizzato con mattonelle bianche alternate a quelle rosa, l'altare è stato poi "inaugurato" dall'alto prelato (affiancato da due diaconi, da padre Siciliani, priore di San Pietro e dal parroco don Pietro Ortica) che lo ha benedetto con l'olio santo e cosparso di incenso.
Poi alcune parrocchiane hanno provveduto a vestirlo per l'eucarestia con una tovaglia candida, con il vassoio con le ostie, con il calice per l'acqua e il vino.
É stato poi illuminato da tre grossi ceri e da quattro potenti fari a ricordare che "Cristo è luce".
Il numerosi parrocchiani (oltre 350 persone) hanno a lungo applaudito quel magico momento. Da oggi l'altare custodirà la teca contenente le reliquie di San Costanzo, vescovo e martire, che dal gennaio 2007 erano state spostate proprio per i lavori nella cattedrale di San Lorenzo.
Alle 19, con la solenne processione della "Luminaria", torneranno dove sono state venerate per secoli.
Gravemente danneggiata dal sisma del 1997 - l'abside e la facciata si erano distaccate dalla navata - San Costanzo è stata rimessa in sesto dal punto di vista statico e i preziosi dipinti recuperati alla bellezza primaria con 19 mesi di lavori,

Anna Lia Sabelli Fioretti
dal Corriere dell'Umbria Domenica 28 Settembre 2008

sabato 27 settembre 2008

I 100 anni della Perugina

Perugia e cioccolato. Il binomio cosa può far venire in mente a un adolescente di oggi? "Eurochocolate". Forse. É meno probabile, però, che la risposta sia "Perugina". Più o meno da questa considerazione, tanto sommaria quanto reale, è partito un perugino, che fa il regista, l'attore e confessa di amare profondamente la sua città, Roberto Biselli, per arrivare alla conclusione che bisogna ricordare la "Fabbrica" della città, e quanto essa abbia dato a generazioni con la sua storia, di espansione ed emancipazione, nonché di accorpamenti e perdita d'identità.
Non è una riflessione che nasce svincolata dalle celebrazioni dei Cento anni della Perugina e da quanto si stia già facendo, a diversi livelli, per rispolverare la memoria, è comunque una riflessione che segue un suo progetto artistico originale, che si completerà con il debutto il 3 ottobre al Teatro della Sapienza di Perugia dello spettacolo "Il feroce Saladino", in replica fino al 5 ottobre.
Il lavoro è partito diverso tempo fa ed è stato presentato ieri, nelle sale della Provincia di Perugia, dal suo ideatore Roberto Biselli.
Con lui ex dirigenti, ex operai, ex sindacalisti ed ex proprietari, come Bruno Buitoni, intervenuto alla conferenza, per condividere una vicenda lunga un secolo che ancora agita gli animi e le menti.
Lo ha detto bene la "signora Rossana":
"Come ci siamo potuti dimenticare della Perugina? a Terni non lo hanno fatto con le acciaierie."
E così mentre sta per aprire il nuono asilo Perugina, regalato dalla Nestlè alla città, ci si chiede cosa è rimasto ancora di quel profumo di cacao, delle banane con il cartiglio dorato, del carrarmato e della Città della Domenica.
Ci sono, ancora. Ma non hanno lo stesso sapore, almeno per chi ha assaggiato quelli di allora. Può essere una delle tante risposte. Roberto Biselli, però, i fatti, come ciò che ci sta dietro, li è andati a verificare e a scavare, intervistando, e filmando, insieme a Matteo Svolacchia e Azzurra Fettucciari, i testimoni.
Hanno così raccolto più di cento ore di girato su quel pezzo di Novecento, hanno poi condensando tutto e unito a filmati d'epoca, per farne un video che è diventato (come si vedrà a teatro) la scenografia dello spettacolo.
Quindi "Il Feroce saladino" parla di ieri al pubblico di oggi con più linguaggi: tre monologhi in scena, (più la partecipazione di una fantomatica "Signora Rossana", la cui identità il regista non ha voluto svelare), interpretati da Francesco Moschini, Loretta Bonamente e Mauro Silvestrini.
I tre attori interpreteranno nell'ordine: un impiegato degli anni '20 (cioè il periodo del primo boom dell'azienda), un'operaia degli anni '50 ed infine un dirigente degli anni '60 e '70 che segue le ultime vicende dell'azienda prima dell'arrivo di Nestlè.
Alle immagini e alla parola si aggiunge, la musiche dal vivo di Giacomo Tosti "Giacobazzi". La drammaturgia è stata elaborata da un giovane autore, piemontese, Matteo Caccia conosciuto tra l'altro per i suoi programmi in onda su Radiodue e per diversi lavori a teatrali da autore, regista e attore.
Di recente, ha portato sul palcoscenico la vita di Luigi Malabrocca il ciclista salito agli onori della cronaca come "Maglia nera".
Pure questa una storia italiana del secolo scorso, come quella del Feroce Saladino, la figurina introvabile del Concorso Perugina negli anni Trenta.
Tanto seguito e popolare da far cambiare il palinsesto radiofonico della domenica.
"La Perugina - ha ricordato Biselli - ha precorso i tempi in tutto. É andata, come una donna di quell'epoca, verso l'emancipazione."
Non c'è dubbio: va ricordato e raccontato. E ad essere d'accordo sono in più: dall'assessore provinciale, Giuliano Granocchia, che ha intenzione di proporre il "documentario" agli studenti; fino alla Regione, al Comune di Perugia, al Teatro Stabile dell'Umbria, all'Isuc e all'Icsim che hanno sostenuto un lavoro fatto fatto di passione.
Oltre che di ricordi
Sabrina Busiri Vici
dal Corriere dell'Umbria Sabato 27 Settembre 2008

venerdì 26 settembre 2008

Corciano e il quartiere Girasole

La cogenerazione con il metano, procedono i lavori al girasole. Già applicata su scuole, servizi e piste ciclo-pedonali del quartiere, interventi importanti che l'Amministrazione comunale ha già realizzato e che hanno notevolmente innalzato la qualità della vita, si aggiunge ora l'intervento da parte dei privati per ampliare l'utilizzo della cogenerazione al quartiere Girasole, ovvero, sfruttare la medesima fonte di energia per due utilizzi differenti.
Si tratta di una scelta politica che l'Amministrazione comunale aveva fatto conoscere lo scorso anno alla cittadinanza nel corso della costruzione partecipativa della sistemazione urbanistica del quartiere stesso.
I vantaggi che questo tipo di scelta porta vanno dai minori costi di utilizzo dell'energia per gli utenti fino alla riduzione esponenziale delle emissioni inquinanti generate dalle numerose caldaie presenti nel quartiere.
L'impiego esteso della cogenerazione permetterà, dunque, al quartiere Girasole di portarsi all'avanguardia nel settore del risparmio energetico e della qualità dell'aria e della vita, La cogenerazione consente la produzione congiunta e contemporanea di energia elettrica e di calore a partire da una singola fonte energetica, che nel caso del Girasole è stata individuata nel metano, permettendo notevoli vantaggi: utilizzo più efficiente dell'energia; spreco esponenzialmente minore nella distribuzione di energia; minori costi.
La produzione combinata di due fonti di energia secondaria (elettrica e calore) è possibile grazie al sistema di recupero termico che permette di non disperdere il calore all'esterno, come nelle centrali termoelettriche, e che viene invece convogliato tramite teleriscaldamento ai condomini ed alle abitazioni.
Questo tipo di meccanismo consente di incrementare l'efficienza della fonte primaria fino a oltre l'80%
dal Corriere dell'Umbria Venerdì 26 Settembre 2008

giovedì 25 settembre 2008

Castiglione del Lago e la variante al piano regolatore

Seduta consiliare al vetriolo martedì sera a Castiglione del Lago, tutta incentrata sull'urbanistica.
Tema scottante al vaglio del Consiglio, l'esame delle osservazioni e la nuova adozione della variante parziale numero 3 al piano regolatore generale, approvata a maggioranza dopo che il consiglio ha respinto due pregiudiziali poste dal consigliere di maggioranza Anna Cassuoli e del capogruppo della Cdl-An, Francesco Baiocchi.
La variante 3 che include la pianificazione dell'area archeologico - paesaggistica del Poggio, ha spiegato l'assessore all'Urbanistica, Stefano Petrucci, si fonda su una base compensativa, perequativa, vuole rispondere a esigenze pubbliche e ha anche scopo normativo.
Dura la contestazione di Cassuoli che ha definito l'atto "legittimamente tutto sbagliato" e ne ha posto la pregiudiziale alla votazione, motivandola dettagliatamente per incongruenze nell'approvazione dell'atto rispetto all'iter procedurale previsto dalla legge regionale 11/2005.
Cassuoli ha inoltre contestato che nei verbali della Commissione urbanistica non risulterebbero esaminate le osservazioni presentate sulla variante adottata precedentemente e ora modificata.
Baiocchi ha posto una seconda pregiudiziale, anche questa respinta i voti, per la mancanza dei pareri preliminari di Regione, ministero dell'Ambiente e Sovrintendenza ai beni archeologici, obbligatori visto i vincoli cui è sottoposta l'area del Poggio.
Il consigliere Fi, Pierino Bernardini, ha definito "pazzesco" votare una variante a un prg che ha chiamato "carta straccia".
Altrettanto dura la risposta della maggioranza, con il sindaco Carloia che ha accusato i consiglieri oppositori di agire solo per bloccare lo sviluppo del territorio.
Altra "patata bollente", votata a maggioranza, l'adozione di un piano di lottizzazione di iniziativa privata su un'area per insediamenti produttivi in località Pineta e che ha visto l'uscita dall'aula dell'assessore Petrucci perché all'epoca della richiesta una parte dei terreni era di appartenenza di alcuni parenti.
Cassuoli nel porre la pregiudiziale all'approvazione dell'atto ha anche chiesto la costituzione di una commissione di indagine interna con la presenza di tecnici terzi per fare luce i vari passaggi urbanistici dal 1994 a oggi.
Baiocchi ha posto una seconda pregiudiziale contestando che nella delibera di adozione del piano di lottizzazione mancherebbe un'area agricola presente invece nel piano.
"Siete voi a violare la legge trascinando il Comune in un compito di giudice che non gli spetta"
, ha replicato Carloia dopo aver difeso la trasparenza degli atti.
Simona Billi
dal Corriere dell'Umbria Giovedì 25 Settembre 2008

Proteste per la nuova mobilità urbana e i Buxi a chiamata

C'è ancora chi protesta per i cambiamenti effettuati nella mobilità urbana e chi invece è soddisfatto dell'innovativo assetto, compreso il servizio Acap di buxi a chiamata.
C'è chi ancora raccoglie firme per il ripristino della situazione precedente, come gli utenti della linea "piazza Morlacchi - via delle Sorgenti - via Maturanzio" e chi invece, dopo un iter travagliato, ha trovato un assestamento per i propri spostamenti come gli abitanti di Colle Umberto che nel mese di agosto hanno utilizzato il buxi in 1500.
"Dati codificati e inoppugnabili" dice l'azienda "Una cifra record in un periodo non scolastico."
i disservizi ci sono stati e ci sono però il Comune e le aziende di trasporto stanno un po' alla volta cercando di risolverli mettendo a verifica l'utenza e le sue necessità.
"i passeggeri di via Maturanzio, uno snodo molto importante, hanno ragione - precisa il presidente di Acap Giancarlo Cardinali -.
Ii cartelli informativi non sono stati aggiornati. Non solo i loro ma molti altri. Questo perchè i nuovi orari sono partiti all'inizio di settembre. Ieri pomeriggio, però, abbiamo completato tutto il lavoro e stamattina tutti gli utenti troveranno le nuove tabelle nelle palette.
Per quanto riguarda quella linea in particolare "aggiunge riferendosi all'articolo del Corriere"siamo tornati all'orario antico ante giugno che era ogni 20 minuti.
Da ora in poi è ogni 30 minuti e non più ogni ora come d'estate."
Da Z1 a Z18 tutte le linee sono sotto costante monitoraggio per capire quali aggiustamenti apportare, quali le linee che funzionano e quali no in fatto di utenza, soprattutto negli orari.
In realtà all'inizio di confusione ce n'è stata veramente tanta. A comiciare dal cambio delle lettere della linea. Molte persone anziane hanno fatto confusione con la lettera precedente ed hanno continuato a prendere, ad esempio la linea c, senza considerare che il percorso non era più lo stesso.
Poi ci sono stati gli orari provvisori, seguiti da quelli definitivi ma distribuiti fino a ieri brevi manu e non aggiornati sulle palette.
Infine ci sono state le soppressioni e le linee alternative, i buxi a chiamata e quelli ad orari fissi.
Una vera e propria rivoluzione su gomma che ha giustamente innervosito i passeggeri, soprattutto quelli con orari non flessibili.
"Io continuerei a puntare sui buxi a chiamata - conclude Cardinali - un sistema che si sta espandendo a macchia d'olio in tutta Italia.
Sono molti i comuni che ci stanno chiedendo informazioni e piano economico"
Anna Lia Sabelli Fioretti
dal Corriere dell'Umbria Giovedì 25 Settembre 2008

Il caso di Francesco Narducci all'udienza preliminare il 12 dicembre

Il mistero della morte del gastroenterologo Francesco Narducci passa al vaglio di un primo giudice. Il gup Paolo Micheli ha fissato infatti per il 12 dicembre l'udienza preliminare per i ventidue indagati, per i quali il pm Giuliano Mignini, ha chiesto il rinvio a giudizio.
Le accuse più pesanti riguardano l'associazione per delinquere finalizzata al depistaggio. Il vaglio arriva a 23 anni dalla morte del giovane docente universitario e a sette anni dall'inizio dell'inchiesta.
La procura - le indagini sono state coordinate dall'inizio alla loro conclusione dal pm Mignini (tranne un periodo in cui il sostituto procuratore era stato affiancato due due colleghi, Giuseppe Petrazzini e Gabriele Paci, che poi avevano restituito la delega) ha chiesto il rinvio a giudizio delle ventidue persone - a vario titolo - tra i quali congiunti, amici e conoscenti del professor Francesco Narducci.
Questi soggetti avrebbero preso parte - chi in maniera più coinvolgente, chi meno - al "depistaggio" (il "grande bluff") avvenuto a partire dalla mattina di domenica 13 ottobre 1985 e iniziato con il riconoscimento del cadavere ripescato quale quello di Francesco Narducci (mentre si sarebbe trattato di uno sconosciuto, più basso e più grasso del docente).
Le tappe della vicenda sono note ormai da tempo. L'8 ottobre 1985, nel pomeriggio, dopo essere salito in barca alla darsena di San Feliciano, il professor Francesco Narducci era sparito.
Al lago si era portato dopo una mattinata trascorsa in facoltà (durante la quale avrebbe ricevuto una "misteriosa telefonata", dopo la quale era apparso confuso e stralunato) ed un rapido pasto consumato, con la moglie, Francesca Spagnoli, nella abitazione della coppia in via dei Filosofi.
Da casa il docente era partito a bordo della propria moto Honda di colore rosso. Se non il più giovane, Narducci - figlio del ginecologo professor Ugo - era, all'epoca, uno dei più giovani docenti universitari italiani.
Le ricerche da parte di polizia, carabinieri, vigili del fuoco e volontari risultarono inutili per cinque.
Il corpo venne restituito dalle acque del lago, a sud est di dove era scomparso (l'isola Polvese), in località Arginone, di fronte all'approdo, frequentatissimo, di Sant'Arcangelo di Magione.
Il cadavere restò a lungo adagiato sul molo in attesa delle formalità di rito. Successivamente, dopo essere stato sottoposto alla visita esterna di un medico legale inviato sul posto e dopo il riconoscimento ufficiale (effettuato da due amici e colleghi del docente morto), il corpo fu portato nella villa che la famiglia Narducci possedeva a San Feliciano.
I necrofori trattarono e ripulirono il cadavere che venne poi esposto alla pietà dei familiari e degli amici.
Secondo l'accusa sarebbe stato in queste fasi che il corpo dello sconosciuto sarebbe stato scambiato con quello del vero Narducci (che secondo questa ipotesi sarebbe stato ucciso sulla Polvese, per strangolamento e poi riportato a terra, con un barchino, a San Feliciano già il giorno 9 ottobre).
Il martedì mattina venne tumulato in una cappella del cimitero di Perugia. Nell'estate del 2001 era stata aperta l'inchiesta dopo che la squadra mobile di Perugia, che indagava sull'estorsione subita da una parrucchiera di Foligno, aveva intercettato una serie di telefonate in cui gli estorsori, allora ignoti (ora uno è stato condannato, gli altri stanno affrontando il processo di primo grado davanti ai giudici di Perugia), spacciandosi per una setta satanica minacciavano la vittima e il figlioletto (un bambino dai capelli rossi) della stessa fine "del grande medico Narducci e del Pacciani."
Secondo l'accusa (che si basa tra l'altro sulla perizia del professor Giovanni Pierucci) Narducci sarebbe stato strangolato perchè coinvolto in qualche modo in una setta che avrebbe ordinato i delitti del "mostro di Firenze" ai compagni di merende, ai quali avrebbe pagato le parti di corpo tagliate alle vittime, utilizzate per immonde cerimonie.
I consulenti della famiglia sostengono che il Narducci si sarebbe suicidato assumendo una dose massiccia di meperidina (anestetico utilizzato in gastroenterologia), probabilmente per motivi di salute (temeva di essere stato colpito da una grasissima patologia).
Le due tesi finiranno a confronto alla vigilia di Natale. Sulla vicenda del mostro di Firenze verrà presto girato un film a Hollywood sulla scorta del romanzo, dal titolo "Il mostro di Firenze", scritto a quattro mani dal giallista americato Douglas Preston e dal giornalista fiorentino Mario Spezi (anche loro indagati per depistaggio dalla procura di Perugia).
I diritti sono stati acquistati da una major statunitense per due milioni di dollari. Sulla vicenda starebbero per uscire anche altri due libri. Sulla vicenda sono stati scritti romanzi, gialli e istant book fin dall'inizio. Lo stesso investigatore Michele Giuttari, capo del Gides per anni, ha pubblicato libri di successo su questa storia.

Elio Clero Bertoldi
dal Corriere dell'Umbria Giovedì 25 Settembre 2008

mercoledì 24 settembre 2008

Programma Eurochocolate 2008: 18 - 26 Ottobre Perugia

ProgrammadiEurochocolate 2008


Sabato 18 ottobre: Evento di apertura di Eurochocolate 2008

11:00 Play Chocolate Evento Inaugurale
Stadio Santa Giuliana
Uno spettacolo unico per dare il via all'edizione 2008 di Eurochocolate

Eventi Speciali

09:00-20:00 Deruta, Ceramica e Cioccolato
Deruta
Il profumo del cioccolato inonderà le vie del paese e il centro storico

Attività Didattiche

09:15-10:15 Abc del Cioccolato
Ex Borsa Merci - Via Mazzini
i Sessione
09:30-10:30 EquoScuola: il cioccolato equo e solidale
Ex Borsa Merci - Via Mazzini
i Sessione
09:30-10:30 Nanauà per le vie del cacao
Ex Borsa Merci - Via Mazzini
i Sessione
10:45-11:45 Abc del Cioccolato
Ex Borsa Merci - Via Mazzini
II Sessione
11:00-12:00 EquoScuola: il cioccolato equo e solidale
Ex Borsa Merci - Via Mazzini
II Sessione
11:00-12:00 Nanauà per le vie del cacao
Ex Borsa Merci - Via Mazzini
II Sessione

Eventi Sponsor

09:00-19:00 Degustando sotto le stelle by Negroni
Piazza Italia
09:00-19:00 Cioccolato Chiavi in Mano by Perugina
Piazza IV Novembre
09:00-19:00 Soffici Creazioni di Cioccolato by Lindt
C.so Vannucci
09:00-19:00 Novi: La Mossa Vincente! by Novi
Piazza IV Novembre
09:00-19:00 Cioccodama by Eraclea
Piazza della Repubblica
09:00-19:00 Cup Dance: a Ritmo di Ciobar by Cameo
Piazza Italia
09:00-19:00 Una Mole di Gianduiotto! by Caffarel
Giardini Carducci
09:00-19:00 Quando il Gioco si fa Tenero, i Teneri Cominciano a Giocare! by Milka
Piazza Italia
09:00-19:00 100 anni Toblerone by Toblerone
Piazza Italia
09:00-19:00 Poste Italiane @ Eurochocolate
Piazza IV Novembre
09:00-19:00 Fate il Vostro Gioco! by American Express
Piazza Italia
09:00-19:00 Autostrade SpA ad Eurochocolate
Piazza Italia
09:00-19:00 Vanini: Dolce Gioco di Sensi
Rocca Paolina
09:00-19:00 Animali Choccolati, Animali Premiati by Vitakraft
C.so Vannucci
09:00-19:00 La Nuova Fiesta del Cioccolato by Ford
Piazza Italia
09:00-19:00 Fitness Fun by Virgin Active
Piazza Italia
09:00-19:00 Slow Chocolate by Peyrano
Ex Borsa Merci - Via Mazzini

Eventi Permanenti

09:00-19:00 La Cravatta che ti Prende per la Gola
Centro Storico
09:00-19:00 Choco Farm
Centro Estetico 'Cacao', Pian di Massiano
Trattamenti a base di Cacao e Cioccolato
09:00-20:00 Eurochocolate World
Centro Storico
09:00-23:00 Chocolate Show: il grande bazar del cioccolato
G.Carducci, L.go della Libertà, p.
della Repubblica, Via Mazzini, p.
Matteotti, Via Fani, C.so Vannucci
Oltre 150 firme del dolciario artigianale e industriale provenienti da tutto il mondo.

Domenica 19 ottobre:
Eventi Speciali

09:00 ChocoWalking
Itinerante
Una passeggiata di benessere tra i colli perugini
09:00 II Trofeo Eurochocolate di Bocce
Bocciofila Città di Perugia, Pian di Massiano
09:00-20:00 Deruta, Ceramica e Cioccolato
Deruta
Il profumo del cioccolato inonderà le vie del paese e il centro storico
10:00-18:00 Sculture di Cioccolato
Centro Storico
Cinque enormi blocchi di cioccolato fondente verranno scolpiti da abili artisti e migliaia di scaglie di cioccolato distribuite tra i golosi spettatori.
18:00 Cioccolato, Donna e Gravidanza
Centro Congressi Hotel Giò Jazz Area

Attività Didattiche

09:30-10:30 Nanauà per le vie del cacao
Ex Borsa Merci - Via Mazzini
i Sessione
11:00-12:00 Nanauà per le vie del cacao
Ex Borsa Merci - Via Mazzini
II Sessione

Eventi Sponsor

09:00-19:00 Degustando sotto le stelle by Negroni
Piazza Italia
09:00-19:00 Cioccolato Chiavi in Mano by Perugina
Piazza IV Novembre
09:00-19:00 Soffici Creazioni di Cioccolato by Lindt
C.so Vannucci
09:00-19:00 Novi: La Mossa Vincente! by Novi
Piazza IV Novembre
09:00-19:00 Cioccodama by Eraclea
Piazza della Repubblica
09:00-19:00 Cup Dance: a Ritmo di Ciobar by Cameo
Piazza Italia
09:00-19:00 Una Mole di Gianduiotto! by Caffarel
Giardini Carducci
09:00-19:00 Quando il Gioco si fa Tenero, i Teneri Cominciano a Giocare! by Milka
Piazza Italia
09:00-19:00 100 anni Toblerone by Toblerone
Piazza Italia
09:00-19:00 Poste Italiane @ Eurochocolate
Piazza IV Novembre
09:00-19:00 Fate il Vostro Gioco! by American Express
Piazza Italia
09:00-19:00 Autostrade SpA ad Eurochocolate
Piazza Italia
09:00-19:00 Vanini: Dolce Gioco di Sensi
Rocca Paolina
09:00-19:00 Animali Choccolati, Animali Premiati by Vitakraft
C.so Vannucci
09:00-19:00 La Nuova Fiesta del Cioccolato by Ford
Piazza Italia
09:00-19:00 Fitness Fun by Virgin Active
Piazza Italia
09:00-19:00 Slow Chocolate by Peyrano
Ex Borsa Merci - Via Mazzini

Eventi Permanenti

09:00-19:00 Eurochocolate World
Centro Storico
09:00-19:00 La Cravatta che ti Prende per la Gola
Centro Storico
09:00-19:00 Choco Farm
Centro Estetico 'Cacao', Pian di Massiano
Trattamenti a base di Cacao e Cioccolato
09:00-20:00 Chocolate Show: il grande bazar del cioccolato
G.Carducci, L.go della Libertà, p.
della Repubblica, Via Mazzini, p.
Matteotti, Via Fani, C.so Vannucci
Oltre 150 firme del dolciario artigianale e industriale provenienti da tutto il mondo.

Lunedì 20 ottobre
:

Eventi Speciali

09:00-18:00 Cioccolato, Donna e Gravidanza
Centro Congressi Hotel Giò Jazz Area
09:30 Chocolate Exchange
Sala Trumpet, Hotel Giò Jazz Area
La Borsa del Cioccolato, un vero e proprio incontro business to business, nel quale i produttori italiani di cioccolato artigianale di qualità incontrano i buyers internazionali per confrontarsi, aprire nuove trattative e stringere accordi commerciali di partnership.

Attività Didattiche

09:15-10:15 Abc del Cioccolato
Ex Borsa Merci - Via Mazzini
i Sessione
09:30-10:30 EquoScuola: il cioccolato equo e solidale
Ex Borsa Merci - Via Mazzini
i Sessione
09:30-10:30 Nanauà per le vie del cacao
Ex Borsa Merci - Via Mazzini
i Sessione
10:45-11:45 Abc del Cioccolato
Ex Borsa Merci - Via Mazzini
II Sessione
11:00-12:00 EquoScuola: il cioccolato equo e solidale
Ex Borsa Merci - Via Mazzini
II Sessione
11:00-12:00 Nanauà per le vie del cacao
Ex Borsa Merci - Via Mazzini
II Sessione

Eventi Sponsor

09:00-20:00 Degustando sotto le stelle by Negroni
Piazza Italia
09:00-20:00 Cioccolato Chiavi in Mano by Perugina
Piazza IV Novembre
09:00-20:00 Soffici Creazioni di Cioccolato by Lindt
C.so Vannucci
09:00-20:00 Cioccodama by Eraclea
Piazza della Repubblica
09:00-20:00 Cup Dance: a Ritmo di Ciobar by Cameo
Piazza Italia
09:00-20:00 Una Mole di Gianduiotto! by Caffarel
Giardini Carducci
09:00-20:00 Quando il Gioco si fa Tenero, i Teneri Cominciano a Giocare! by Milka
Piazza Italia
09:00-20:00 100 anni Toblerone by Toblerone
Piazza Italia
09:00-20:00 Poste Italiane @ Eurochocolate
Piazza IV Novembre
09:00-20:00 Fate il Vostro Gioco! by American Express
Piazza Italia
09:00-20:00 Autostrade SpA ad Eurochocolate
Piazza Italia
09:00-20:00 Vanini: Dolce Gioco di Sensi
Rocca Paolina
09:00-19:00 Animali Choccolati, Animali Premiati by Vitakraft
C.so Vannucci
09:00-19:00 La Nuova Fiesta del Cioccolato by Ford
Piazza Italia
09:00-19:00 Fitness Fun by Virgin Active
Piazza Italia
09:00-19:00 Slow Chocolate by Peyrano
Ex Borsa Merci - Via Mazzini

Eventi Permanenti

09:00-19:00 Eurochocolate World
Centro Storico
09:00-19:00 La Cravatta che ti Prende per la Gola
Centro Storico
09:00-19:00 Choco Farm
Centro Estetico 'Cacao', Pian di Massiano
Trattamenti a base di Cacao e Cioccolato
09:00-20:00 Chocolate Show: il grande bazar del cioccolato
G.Carducci, L.go della Libertà, p.
della Repubblica, Via Mazzini, p.
Matteotti, Via Fani, C.so Vannucci
Oltre 150 firme del dolciario artigianale e industriale provenienti da tutto il mondo.

Martedì 21 ottobre
:
Attività Didattiche

09:15-10:15 Abc del Cioccolato
Ex Borsa Merci - Via Mazzini
i Sessione
09:30-10:30 EquoScuola: il cioccolato equo e solidale
Ex Borsa Merci - Via Mazzini
i Sessione
09:30-10:30 Nanauà per le vie del cacao
Ex Borsa Merci - Via Mazzini
i Sessione
10:45-11:45 Abc del Cioccolato
Ex Borsa Merci - Via Mazzini
II Sessione
11:00-12:00 EquoScuola: il cioccolato equo e solidale
Ex Borsa Merci - Via Mazzini
II Sessione
11:00-12:00 Nanauà per le vie del cacao
Ex Borsa Merci - Via Mazzini
II Sessione

Eventi Sponsor

09:00-20:00 Degustando sotto le stelle by Negroni
Piazza Italia
09:00-20:00 Cioccolato Chiavi in Mano by Perugina
Piazza IV Novembre
09:00-20:00 Soffici Creazioni di Cioccolato by Lindt
C.so Vannucci
09:00-20:00 Novi: La Mossa Vincente! by Novi
Piazza IV Novembre
09:00-20:00 Cioccodama by Eraclea
Piazza della Repubblica
09:00-20:00 Cup Dance: a Ritmo di Ciobar by Cameo
Piazza Italia
09:00-20:00 Una Mole di Gianduiotto! by Caffarel
Giardini Carducci
09:00-20:00 Quando il Gioco si fa Tenero, i Teneri Cominciano a Giocare! by Milka
Piazza Italia
09:00-20:00 100 anni Toblerone by Toblerone
Piazza Italia
09:00-20:00 Poste Italiane @ Eurochocolate
Piazza IV Novembre
09:00-20:00 Fate il Vostro Gioco! by American Express
Piazza Italia
09:00-20:00 Autostrade SpA ad Eurochocolate
Piazza Italia
09:00-20:00 Vanini: Dolce Gioco di Sensi
Rocca Paolina
09:00-20:00 Animali Choccolati, Animali Premiati by Vitakraft
C.so Vannucci
09:00-20:00 La Nuova Fiesta del Cioccolato by Ford
Piazza Italia
09:00-20:00 Fitness Fun by Virgin Active
Piazza Italia
09:00-20:00 Slow Chocolate by Peyrano
Ex Borsa Merci - Via Mazzini

Eventi Permanenti

09:00-19:00 Eurochocolate World
Centro Storico
09:00-19:00 La Cravatta che ti Prende per la Gola
Centro Storico
09:00-19:00 Choco Farm
Centro Estetico 'Cacao', Pian di Massiano
Trattamenti a base di Cacao e Cioccolato
09:00-20:00 Chocolate Show: il grande bazar del cioccolato
G.Carducci, L.go della Libertà, p.
della Repubblica, Via Mazzini, p.
Matteotti, Via Fani, C.so Vannucci
Oltre 150 firme del dolciario artigianale e industriale provenienti da tutto il mondo.

Mercoledì 22 ottobre
:
Eventi Speciali

09:30 Summit Internazionale 'In the Heart of Chocolate'
Palazzo Cesaroni, Sala Partecipazione
Forum Internazionale sulla Qualità del Cioccolato
14:00 Di bene in meglio – Stessi obiettivi ma strade diverse
Palazzo Cesaroni
La tavola rotonda
"Di bene in meglio – Stessi obiettivi ma strade diverse"
vedrà riuniti per la prima volta in occasione di Eurochocolate i più importanti organismi che operano nel commercio equo e solidale con l'obiettivo dello sviluppo sostenibile dei Paesi produttori del sud del mondo.

Attività Didattiche

09:15-10:15 Abc del Cioccolato
Ex Borsa Merci - Via Mazzini
i Sessione
09:30-10:30 EquoScuola: il cioccolato equo e solidale
Ex Borsa Merci - Via Mazzini
i Sessione
09:30-10:30 Nanauà per le vie del cacao
Ex Borsa Merci - Via Mazzini
i Sessione
10:45-11:45 Abc del Cioccolato
Ex Borsa Merci - Via Mazzini
II Sessione
11:00-12:00 EquoScuola: il cioccolato equo e solidale
Ex Borsa Merci - Via Mazzini
II Sessione
11:00-12:00 Nanauà per le vie del cacao
Ex Borsa Merci - Via Mazzini
II Sessione

Eventi Sponsor

09:00-20:00 Degustando sotto le stelle by Negroni
Piazza Italia
09:00-20:00 Cioccolato Chiavi in Mano by Perugina
Piazza IV Novembre
09:00-20:00 Soffici Creazioni di Cioccolato by Lindt
C.so Vannucci
09:00-20:00 Novi: La Mossa Vincente! by Novi
Piazza IV Novembre
09:00-20:00 Cioccodama by Eraclea
Piazza della Repubblica
09:00-20:00 Cup Dance: a Ritmo di Ciobar by Cameo
Piazza Italia
09:00-20:00 Una Mole di Gianduiotto! by Caffarel
Giardini Carducci
09:00-20:00 Quando il Gioco si fa Tenero, i Teneri Cominciano a Giocare! by Milka
Piazza Italia
09:00-20:00 100 anni Toblerone by Toblerone
Piazza Italia
09:00-20:00 Poste Italiane @ Eurochocolate
Piazza IV Novembre
09:00-20:00 Fate il Vostro Gioco! by American Express
Piazza Italia
09:00-20:00 Autostrade SpA ad Eurochocolate
Piazza Italia
09:00-20:00 Vanini: Dolce Gioco di Sensi
Rocca Paolina

Eventi Permanenti

09:00-19:00 Eurochocolate World
Centro Storico
09:00-19:00 La Cravatta che ti Prende per la Gola
Centro Storico
09:00-19:00 Choco Farm
Centro Estetico 'Cacao', Pian di Massiano
Trattamenti a base di Cacao e Cioccolato
09:00-20:00 Chocolate Show: il grande bazar del cioccolato
G.Carducci, L.go della Libertà, p.
della Repubblica, Via Mazzini, p.
Matteotti, Via Fani, C.so Vannucci
Oltre 150 firme del dolciario artigianale e industriale provenienti da tutto il mondo.

Giovedì 23 ottobre:
Eventi Speciali

11:00 Eurochocolate al Festival della Creatività
Fortezza da Basso, Firenze
Mostra Play Chocolate all'interno dell'area 'de GustiBooks'
20:00 Serata di Gola
Hotel Giò Jazz Area
Premiazione Eurochocolate Awards

Attività Didattiche

09:15-10:15 Abc del Cioccolato
Ex Borsa Merci - Via Mazzini
i Sessione
09:30-10:30 EquoScuola: il cioccolato equo e solidale
Ex Borsa Merci - Via Mazzini
i Sessione
09:30-10:30 Nanauà per le vie del cacao
Ex Borsa Merci - Via Mazzini
i Sessione
10:45-11:45 Abc del Cioccolato
Ex Borsa Merci - Via Mazzini
II Sessione
11:00-12:00 EquoScuola: il cioccolato equo e solidale
Ex Borsa Merci - Via Mazzini
II Sessione
11:00-12:00 Nanauà per le vie del cacao
Ex Borsa Merci - Via Mazzini
II Sessione

Eventi Sponsor

09:00-20:00 Degustando sotto le stelle by Negroni
Piazza Italia
09:00-20:00 Cioccolato Chiavi in Mano by Perugina
Piazza IV Novembre
09:00-20:00 Soffici Creazioni di Cioccolato by Lindt
C.so Vannucci
09:00-20:00 Novi: La Mossa Vincente! by Novi
Piazza IV Novembre
09:00-20:00 Cioccodama by Eraclea
Piazza della Repubblica
09:00-20:00 Cup Dance: a Ritmo di Ciobar by Cameo
Piazza Italia
09:00-20:00 Una Mole di Gianduiotto! by Caffarel
Giardini Carducci
09:00-20:00 Quando il Gioco si fa Tenero, i Teneri Cominciano a Giocare! by Milka
Piazza Italia
09:00-20:00 100 anni Toblerone by Toblerone
Piazza Italia
09:00-20:00 Poste Italiane @ Eurochocolate
Piazza IV Novembre
09:00-20:00 Fate il Vostro Gioco! by American Express
Piazza Italia
09:00-20:00 Autostrade SpA ad Eurochocolate
Piazza Italia
09:00-20:00 Vanini: Dolce Gioco di Sensi
Rocca Paolina

Eventi Permanenti

09:00-19:00 Eurochocolate World
Centro Storico
09:00-19:00 La Cravatta che ti Prende per la Gola
Centro Storico
09:00-19:00 Choco Farm
Centro Estetico 'Cacao', Pian di Massiano
Trattamenti a base di Cacao e Cioccolato
09:00-20:00 Chocolate Show: il grande bazar del cioccolato
G.Carducci, L.go della Libertà, p.
della Repubblica, Via Mazzini, p.
Matteotti, Via Fani, C.so Vannucci
Oltre 150 firme del dolciario artigianale e industriale provenienti da tutto il mondo.

Venderdì 24 ottobre
:
Eventi Speciali

11:00 Eurochocolate al Festival della Creatività
Fortezza da Basso, Firenze
Mostra Play Chocolate all'interno dell'area 'de GustiBooks'
18:00 'Cioccolato, passione e gioco'

Concorso Nazionale di Poesia - Premiazione

Attività Didattiche

09:15-10:15 Abc del Cioccolato
Ex Borsa Merci - Via Mazzini
i Sessione
09:30-10:30 EquoScuola: il cioccolato equo e solidale
Ex Borsa Merci - Via Mazzini
II Sessione
09:30-10:30 Nanauà per le vie del cacao
Ex Borsa Merci - Via Mazzini
i Sessione
10:45-11:45 Abc del Cioccolato
Ex Borsa Merci - Via Mazzini
II Sessione
11:00-12:00 EquoScuola: il cioccolato equo e solidale
Ex Borsa Merci - Via Mazzini
II Sessione
11:00-12:00 Nanauà per le vie del cacao
Ex Borsa Merci - Via Mazzini
II Sessione

Eventi Sponsor

09:00-20:00 Degustando sotto le stelle by Negroni
Piazza Italia
09:00-20:00 Cioccolato Chiavi in Mano by Perugina
Piazza IV Novembre
09:00-20:00 Soffici Creazioni di Cioccolato by Lindt
C.so Vannucci
09:00-20:00 Novi: La Mossa Vincente! by Novi
Piazza IV Novembre
09:00-20:00 Cioccodama by Eraclea
Piazza della Repubblica
09:00-20:00 Cup Dance: a Ritmo di Ciobar by Cameo
Piazza Italia
09:00-20:00 Una Mole di Gianduiotto! by Caffarel
Giardini Carducci
09:00-20:00 100 anni Toblerone by Toblerone
Piazza Italia
09:00-20:00 Poste Italiane @ Eurochocolate
Piazza IV Novembre
09:00-20:00 Fate il Vostro Gioco! by American Express
Piazza Italia
09:00-20:00 Autostrade SpA ad Eurochocolate
Piazza Italia
09:00-20:00 Vanini nel cuore del Cacao by Vanini
Rocca Paolina

Eventi Permanenti

09:00-19:00 Eurochocolate World
Centro Storico
09:00-19:00 La Cravatta che ti Prende per la Gola
Centro Storico
09:00-19:00 Choco Farm
Centro Estetico 'Cacao', Pian di Massiano
Trattamenti a base di Cacao e Cioccolato
09:00-20:00 Chocolate Show: il grande bazar del cioccolato
G.Carducci, L.go della Libertà, p.
della Repubblica, Via Mazzini, p.
Matteotti, Via Fani, C.so Vannucci
Oltre 150 firme del dolciario artigianale e industriale provenienti da tutto il mondo.

Sabato 25 ottobre
:
Eventi Speciali

09:00 Camper Chocorave
Stab.
Nestlè-Perugina S.Sisto
09:00-20:00 Deruta, Ceramica e Cioccolato
Deruta
Il profumo del cioccolato inonderà le vie del paese e il centro storico
10:00 Chocolate Old Rugby Tournament
Centro Sportivo Pian di Massiano
Torneo di Rugby over 35
11:00 Eurochocolate al Festival della Creatività
Fortezza da Basso, Firenze
Mostra Play Chocolate all'interno dell'area 'de GustiBooks'
16:00 Il Cioccolato si mette in Moto
Stab.
Nestlè-Perugina S.Sisto
Iscrizione ore 14.30

Attività Didattiche

09:15-10:15 Abc del Cioccolato
Ex Borsa Merci - Via Mazzini
i Sessione
09:30-10:30 EquoScuola: il cioccolato equo e solidale
Ex Borsa Merci - Via Mazzini
i Sessione
09:30-10:30 Nanauà per le vie del cacao
Ex Borsa Merci - Via Mazzini
i Sessione
10:45-11:45 Abc del Cioccolato
Ex Borsa Merci - Via Mazzini
II Sessione
11:00-12:00 EquoScuola: il cioccolato equo e solidale
Ex Borsa Merci - Via Mazzini
II Sessione
11:00-12:00 Nanauà per le vie del cacao
Ex Borsa Merci - Via Mazzini
II Sessione

Eventi Sponsor

09:00-19:00 Degustando sotto le stelle by Negroni
Piazza Italia
09:00-19:00 Cioccolato Chiavi in Mano by Perugina
Piazza IV Novembre
09:00-19:00 Soffici Creazioni di Cioccolato by Lindt
C.so Vannucci
09:00-19:00 Novi: La Mossa Vincente! by Novi
Piazza IV Novembre
09:00-19:00 Cioccodama by Eraclea
Piazza della Repubblica
09:00-19:00 Cup Dance: a Ritmo di Ciobar by Cameo
Piazza Italia
09:00-19:00 Una Mole di Gianduiotto! by Caffarel
Giardini Carducci
09:00-19:00 Quando il Gioco si fa Tenero, i Teneri Cominciano a Giocare! by Milka
Piazza Italia
09:00-19:00 100 anni Toblerone by Toblerone
Piazza Italia
09:00-19:00 Poste Italiane @ Eurochocolate
Piazza IV Novembre
09:00-19:00 Autostrade SpA ad Eurochocolate
Piazza Italia
09:00-19:00 Vanini: Dolce Gioco di Sensi
Rocca Paolina

Eventi Permanenti

09:00-19:00 Eurochocolate World
Centro Storico
09:00-19:00 La Cravatta che ti Prende per la Gola
Centro Storico
09:00-19:00 Choco Farm
Centro Estetico 'Cacao', Pian di Massiano
Trattamenti a base di Cacao e Cioccolato
09:00-23:00 Chocolate Show: il grande bazar del cioccolato
G.Carducci, L.go della Libertà, p.
della Repubblica, Via Mazzini, p.
Matteotti, Via Fani, C.so Vannucci
Oltre 150 firme del dolciario artigianale e industriale provenienti da tutto il mondo.

Domenica 26 ottobre
:
Eventi Speciali

09:00 La Dolce Pedalata
Casa del Cioccolato Perugina, S.Sisto
Ritrovo ore 7:00
Partenza ore 9:00
09:00 Camper Chocorave
Stab.
Nestlè-Perugina S.Sisto
09:00-20:00 Deruta, Ceramica e Cioccolato
Deruta
Il profumo del cioccolato inonderà le vie del paese e il centro storico
11:00 Eurochocolate al Festival della Creatività
Fortezza da Basso, Firenze
Mostra Play Chocolate all'interno dell'area 'de GustiBooks'
11:30 Il Cioccolato si mette in Moto
Stab.
Nestlè-Perugina S.Sisto
ore 8.30 Apertura Iscrizioni

Attività Didattiche

09:30-10:30 Nanauà per le vie del cacao
Ex Borsa Merci - Via Mazzini
i Sessione
11:00-12:00 Nanauà per le vie del cacao
Ex Borsa Merci - Via Mazzini
II Sessione

Eventi Sponsor

09:00-19:00 Degustando sotto le stelle by Negroni
Piazza Italia
09:00-19:00 Cioccolato Chiavi in Mano by Perugina
Piazza IV Novembre
09:00-19:00 Soffici Creazioni di Cioccolato by Lindt
C.so Vannucci
09:00-19:00 Novi: La Mossa Vincente! by Novi
Piazza IV Novembre
09:00-19:00 Cioccodama by Eraclea
Piazza della Repubblica
09:00-19:00 Cup Dance: a Ritmo di Ciobar by Cameo
Piazza Italia
09:00-19:00 Una Mole di Gianduiotto! by Caffarel
Giardini Carducci
09:00-19:00 Quando il Gioco si fa Tenero, i Teneri Cominciano a Giocare! by Milka
Piazza Italia
09:00-19:00 100 anni Toblerone by Toblerone
Piazza Italia
09:00-19:00 Poste Italiane @ Eurochocolate
Piazza IV Novembre
09:00-19:00 Fate il Vostro Gioco! by American Express
Piazza Italia
09:00-19:00 Autostrade SpA ad Eurochocolate
Piazza Italia
09:00-19:00 Vanini: Dolce Gioco di Sensi
Rocca Paolina

Eventi Permanenti

09:00-19:00 Eurochocolate World
Centro Storico
09:00-19:00 La Cravatta che ti Prende per la Gola
Centro Storico
09:00-19:00 Choco Farm
Centro Estetico 'Cacao', Pian di Massiano
Trattamenti a base di Cacao e Cioccolato
09:00-20:00 Chocolate Show: il grande bazar del cioccolato
G.Carducci, L.go della Libertà, p.
della Repubblica, Via Mazzini, p.
Matteotti, Via Fani, C.so Vannucci
Oltre 150 firme del dolciario artigianale e industriale provenienti da tutto il mondo.

domenica 21 settembre 2008

Via dell'Acquedotto di Perugia


Via dell'Acquedotto - già via degli Archi e dei Condotti - marca visita. Tra erbacce spontanee e pezzi cadenti questa antica strada, transitata dagli studenti che vanno e vengono dall'università e da quanti la considerano un collegamento pedonale importante per l'Elce, denota uno stato di degrado che mal si adatta alla sua bellezza e alla sua importanza.
Situazioni che purtroppo si riscontrano anche in altre strade del centro storico ma che qui saltano con ancora maggiore evidenza agli occhi.
La stretta viuzza, fiancheggiata da due parapetti in solida pietra, corre sopra le arcate che portava acqua da Monte Pacciano alla Fontana Maggiore.
Fu poi utilizzata, e lo è tuttora, anche come accesso ai piani superiori degli edifici che vi si affacciano.
La vista che si gode da questo punto sopraelevato è suggestiva, meno piacevole è lo spettacolo che si presenta ai lati dei parapetti.
Sembra infatti di trovarsi in aperta campagna, tanto alta è l'erba cresciuta ai margini e che trasmette un senso di incuria nei confronti di uno dei punti più belli della città.
La ripulitura di poche decine di metri, mediante un frullino a filo, non dovrebbe richiedere, qui come altrove, chissà quale sforzo.
Una cosa è chiara: al di là dell'impatto visivo, decisamente antiestetico, le radici della gramigna che s'insinuano tra le lastre del rivestimento producono un'azione di scollamento.
Quando giungerà la stagione invernale, l'acqua andrà a riempire questi spazi e la dilatazione termica, conseguente alla formazione del ghiaccio, favorirà il distacco della pavimentazione.
Non riguarda invece l'estetica, ma investe piuttosto il versante della sicurezza, la situazione che si riscontra nella sottostante via Appia.
Nel suo tratto basso, a destra della scalinata, si è creata infatti oramai da tempo una condizione di pericolo.
Il penultimo arcone perde infatti pezzi. Per la precisione cadono dalla volta frammenti lapidei e fittili. Finora il Comune aveva fatto posizionare in questo tratto delle transenne mobili in metallo, che però venivano facilmente e continuamente spostate dalle persone che transitavano verso via del Cardellino.
Dato che lo stillicidio di materiali continua, i tecnici dell'amministrazione civica hanno pensato bene di dissuadere i cittadini dal passare sotto le storiche volte.
Sono state così realizzate delle barriere stabili. Si tratta di un sistema di tavole, saldamente ancorate a dei supporti in tondino di ferro, a loro volta fissati sulla sede stradale.
Le tavole sono anche inchiodate sulla parte muraria sana e solidalmente legate tra di loro. In attesa di un intervento di consolidamento e recupero che restituisca agli arconi la loro primitiva bellezza.
Sandro Allegrini
dal Corriere dell'Umbria Domenica 21 Settembre 2008

mercoledì 17 settembre 2008

La storia dell'Ellesse in un libro-evento

Non un romanzo, non un saggio di storia industriale, neanche una raccolta di testimonianze. Per raccontare ciò che è stata Ellesse, la celeberrima azienda di abbigliamento sportivo fondata nel 1959 da Leonardo Servadio, ci voleva un genere letterario originale: un libro-evento.
Originalissimo e moderno, innovativo per certi versi, come le tante scommesse tentate e vinte sin dal giovane rampollo di una dinastia di commercianti di stoffe che alle soglie degli anni Sessanta decise di mettersi in proprio e realizzare una linea di pantaloni.
Il libro ha visto squadernate le proprie pagine ieri mattina dentro un evento vissuto tutto sull'onda dei ricordi e dell'orgoglio.
Location migliore della storica - e ancora moderna - sede di Ellera non poteva esserci. É qui che si sono ritrovati i protagonisti di un progetto che merita ancor oggi di essere raccontato perché seppe determinare non solo l'affermazione su scala mondiale di un'impresa, ma anche e soprattutto per la forza con cui seppe promuovere lo sviluppo economico-sociale di un territorio.
Incise, l'Ellesse, sull'evoluzione del comune di Corciano e sulla trasformazione di una collettività che da contadina si accingeva a diventare industrializzata.
Incise sull'emancipazione dell'Umbria, di cui portò alto il vessillo finché la congiuntura internazionale e un mercato per nulla incline a fare sconti non ne decretarono il tramonto dopo 35 anni vissuti all'avanguardia.
Era il 1994, Leonardo Servadio passava il testimone al colosso inglese Pentland. Ma il marchio, la mezza pallina da tennis rosso e arancio ha continuato a vivere. Non può essere altrimenti, come hanno certificato il libro scritto da Gianfranco Ricci per Guerra edizioni e l'orgogliosa rimpatriata di ieri mattina.
Chi in Ellesse è stato attore - rigorosamente protagonista a prescindere dalla posizione nell'organigramma aziendale - ha varcato la soglia del cilindro a cinque piani di Ellera convinto di aver vissuto un'esperienza tanto unica quanto esaltante.
L'hanno pensato tutti: chi in Ellesse mise le idee, chi diede loro le gambe, chi ci mise la faccia e le proprie doti sportive e chi, nel corso degli anni, ha avuto il privilegio di rapportarsi con Leonardo Servadio.
I campioni della "valanga azzurra" di sci, personaggi famosi del tennis come l'istrionico Ion Tiriac o il perugino doc Francesco Cancellotti, tutti hanno spiegato allo stesso modo il fenomeno Ellesse: quella ideata da Servadio, accanto al quale più avanti diede il meglio di sé quel grande campione di managerialità sportiva che fu Franco D'Attoma, era una grande azienda che sempre cercava di essere una famiglia.
Pregio, questo, insieme alla natura di "padre" e non di "padrone" del suo fondatore, che più di una volta è stato inserito fra le cause che portarono alla fine dell'avventura.
Voce a tratti rotta da una comprensibile e leggera patina di emozione, Leonardo Servadio ha preferito - giustamente - porre l'accento sulle ragioni del successo di Ellesse.
Sul perché quella piccola impresa artigianale nata nel '59 arrivò a essere un impero sul quale pareva che il sole non dovesse mai tramontare.
Innovazione e comunicazione, queste le due stelle polari che ispirarono un'autentica rivoluzione culturale nell'abbigliamento sportivo e nel modo di fare impresa nel mondo dello sport e dell'abbigliamento.
Se Ellesse arrivò a vestire 14 squadre nazionali di sci, la nazionale di calcio italiana campione del mondo in Spagna nel 1982, quella argentina campione del mondo 1980 e tennisti del calibro di Chris Evert, Guillermo Vilas e Boris Becker una ragione deve pur esserci stata.
E non era un caso neanche che attori, personaggi politici e del jet set internazionale facessero a gara per indossare capi Ellesse.
Il fatto è che nessuno sapeva innovare e comunicare come Ellesse. Prima che Servadio e i suoi inventassero il pantalone a zampa d'elefante, quello che aveva le imbottiture all'altezza delle ginocchia, gli sciatori - provetti o di alto livello che fossero - gareggiavano indossando pantaloni di velluto o in stoffa pesante che infilavano dentro gli scarponi, pagando di certo dazio alla qualità della prestazione.
Prima che Servadio e i suoi usassero eventi per promuovere l'azienda e piazzassero il marchio ricamato all'altezza della spalla sinistra dei capi sportivi, la sponsorizzazione era solo un termine che sgomitava per entrare nel vocabolario e battere zuzzerellone alla gara della parola più lunga.
Poi venne l'Ellesse.
Mauro Barzagna
dal Corriere dell'Umbria Mercoledì 17 Settembre 2008

martedì 16 settembre 2008

Chi era Teodorico Moretti Costanzi?

Sarà ufficialmente disponibile nelle librerie dal prossimo maggio l'opera che Bompiani dedicherà al filosofo Teodorico Moretti Costanzi considerato"il mistico cristiano della filosofia contemporanea."
A celebrare il ritrovato interesse su quest'autore di indiscussa autorevolezza ed importanza i sindaci di Tuoro sul Trasimeno e Castiglione del Lago che in un progetto finanziato da Unicredit banca hanno creduto fin dall'inizio intessendo relazioni con il professor Vittorio Sgarbi, filosofo anch'egli e noto critico d'arte nonchè attuale sindaco di Salemi.
Proprio l'interesse di Sgarbi per Moretti Costanzi ha fatto sì che Elisabetta Sgarbi, sorella di Vittorio nonché responsabile del settore cultura per l'editore Bompiani prendesse in carico la pubblicazione di tutte le opere del filosofo, inserendole in una prestigiosa raccolta dedicata ai maggiori pensatori della storia, dai classici dell'antica Grecia fino ai contemporanei.
L'edizione sarà a cura dei professori Edoardo Mirri e Marco Moaschini e presenterà una introduzione di Massimo Cacciari e di Giovanni Reali il più grande storico di filosofia antica vivente.
"Con Moretti Costanzi - ha spiegato l'editore - la Bompiani intende aprire un percorso attraverso il pensiero filosofico italiano, troppo spesso penalizzato da un'eccessiva esterofilia."
Sgarbi si è poi prodotto in un'interessante retrospettiva che accomunava i suoi ricordi universitari, Moretti Costanzi come docente ed il '68 con i suoi stereotipi, invitando tutta la società locale a festeggiare i quarant'anni da quella data attraverso la riscoperta di un autore che per il suo essere nobile, cristiano e ricco è stato troppo a lungo inosservato, tanto che di lui non esistono praticamente testi da cui apprender il suo pensiero.
"Fede, emozione, bellezza e ragione"
questo il paradigma attraverso il quale in sintesi è stata ricordata la figura di Moretti Costanzi.

Sara Minciaroni
dal Corriere dell'Umbria Martedì 16 Settembre 2008

lunedì 15 settembre 2008

Ordinazione solenne di monsignor Gualtiero Sigismond

Grande festa a Perugia per il "sacerdote paziente e competente", da ieri neovescovo di Foligno. Un'ordinazione emozionante quella di monsignor Gualtiero Sigismondi, nel giorno della festa liturgica della Madonna delle Grazie, patrona dell'Archidiocesi perugino-pievese.
É stato lui a scegliere questa data, proprio in segno di devozione alla madre del Signore, che trova la sua traduzione visiva nella simbologia ecclesiale e mariana del suo stemma episcopale e menzione nella Bolla pontificia di nomina:
"Affidiamo il tuo ministero pastorale e la tua comunità alla tutela della beata Vergine Maria "
ha scritto Benedetto Xvi.
Oltre venti vescovi, duecento sacerdoti e alcune migliaia di fedeli provenienti anche da Foligno, presenti alla cerimonia di investitura, consacrata da monsignor Giuseppe Chiaretti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, presidente Ceu e vice presidente Cei, mons.
Giuseppe Betori, segretario generale Cei e neo arcivescovo di Firenze, e mons. Arduino Bertoldo, amministratore apostolico di Foligno. A precedere la solenne celebrazione nel cuore di Perugia, una sfilata di personaggi in abiti barocchi della Giostra della Quintana e l'apertura del rito con la suggestiva processione attraversando piazza IV Novembre, passando davanti alla Fontana maggiore, per poi entrare in duomo.
Momenti significativi si sono avuti con la lettura della Bolla pontificia di nomina, subito dopo il canto Veni Creator, alla quale hanno fatto seguito gli impegni del vescovo eletto.
Dopo l'invocazione dei Santi con monsignor Sigismondi, prostrato davanti l'altare e con le mani dei vescovi imposte sul capo, sono iniziati i riti esplicativi dell'ordinazione: l'unzione della fronte con il Crisma e la consegna del Vangelo, dell'anello, della mitria e del pastorale da parte dei vescovi.
Poi al canto del Te Deum, la prima benedizione all'assemblea di sua Eccellenza. La conclusione della celebrazione è stata affidata al suo saluto di ringraziamento e l'omaggio alla venerata immagine della Madonna delle Grazie.
Commozione nelle parole del vescovo perugino Chiaretti. Le prime parole della sua omelia sono state
"è una giornata memorabile per la nostra chiesa."
Sigismondi ha anche
"guidato il Sinodo diocesano postconciliare, promosso dopo quello del 1942 celebrato da mons.
Giovanni Battista Rosa, ha aiutato il vescovo - ha ricordato lo stesso Chiaretti - a districare le tante e complesse pratiche amministrative che riguardano una Curia, ma soprattutto è stato vincolo di unità e di fraternità con la comunità ecclesiale, presente in ogni situazione di bisogno."
"Tra stupore e meraviglia", come ha reagito nell'apprendere la notizia della sua elezione episcopale, ieri Sigismondi ha voluto manifestare ciò nel discorso conclusivo:
"Il vescovo diventa padre proprio perché pienamente figlio - ha premesso - non trovo espressione più felice per introdurre il mio saluto a questa assemblea, che raccoglie in unità il Popolo di Dio che è in Perugia-Città della Pieve, di cui sono figlio, e quello di Foligno, affidato alle mie cure pastorali".
Melissa Ronconi
dal Corriere dell'Umbria Sabato 13 Settembre 2008

Jeremy Rifkin a Perugia

Il mondo che conosciamo sta cambiando. E anche molto in fretta. Il petrolio, il carbone, il gas stanno finendo. L'unica forma energetica che potrà condurci verso il futuro avrà le stesse caratteristiche del sole e del vento, e sarà distribuita da tutti e per tutti.
Parola di Jeremy Rifkin, fondatore e presidente della Foundation on economic trends di Washington, consigliere per più volte dei presidenti di turno dell'Unione europea, economista, filosofo, scienziato, pacifista, "guru" dell'energia pulita e molto di più.
L'Università per Stranieri, ieri pomeriggio, era stracolma di attentissimi ascoltatori. Tutti molto giovani, tutti in silenzio perfetto, tutti lì, seduti sui banchi o, i più ritardatari, accampati sulle scale, per ascoltare Jeremy Rifkin.
Il professore, come nel suo stile, ha parlato a braccio, presentato dai rappresentanti dell'associazione Perugia Erasmus Project, coinvolgendo il pubblico in una speciale "rete comunicativa" che rappresenta uno degli elementi cardine del suo pensiero.
É l'idrogeno il punto chiave della teoria rifkiniana, un elemento, ha chiarito l'economista americano nel corso della conferenza,
"che si trova ovunque.
Il sistema energetico a idrogeno rappresenta l'unico, vero futuro possibile per il nostro mondo, e utilizzerà le stesse tecnologie intelligenti e gli stessi principi di progettazione che hanno reso possibile la nascita e lo sviluppo di internet.
Se l'economia a idrogeno prenderà piede - ha sottolineato Rifkin - avremo di fronte a noi il primo, vero regime energetico democratico della storia dell'uomo."
É proprio dal concetto di globalizzazione dal basso e dalla possibilità per tutti di accedere alle risorse mondiali che si sviluppa il pensiero del professor Rifkin, il quale, agli attentissimi ragazzi presenti alla Stranieri, ha anche spiegato che
"una volta funzionante, la rete mondiale di energia a idrogeno darà vita alla prossima, grande, terza rivoluzione industriale, tecnologica, commerciale e sociale."
Il mondo "basato sull'idrogeno", secondo Rifkin, sarà un universo nel quale le risorse energetiche saranno delocalizzate e differenziate: ogni singola abitazione e azienda potrà rigenerare e distribuire energia a proprio piacimento, attraverso l'estrazione e il riciclaggio dell'idrogeno stesso.
Il tutto, naturalmente, senza dover subire le transazioni, spesso ineguali, controllate dalle grandi multinazionali.
"L'idrogeno - ha spiegato ancora Rifkin - farà terminare la dipendenza del mondo dal petrolio, risolvendo in buona parte anche gli effetti del surriscaldamento del pianeta."
A sentirlo parlare, questo guru dell'energia pulita, il futuro all'idrogeno sembra davvero alle porte.
"Questa forma di riscaldamento, ecologica e non inquinante, virtualmente illimitata e poco costosa, porterà finalmente a tutti quelle risorse che, ad oggi, sono riservate soltanto a pochi."
E a chi chiede all'economista lumi su chi e come potrà mettere mano a tale incredibiole rivoluzione, il presidente dell'americana Foundation on economic trends risponde di
"riporre tantissima fiducia nei giovani europei, che rappresentano il futuro del nostro mondo.
L'unione dei popoli è fatta soprattutto dalla voglia di voi ragazzi di mettervi in gioco, di impegnare cuore, anima e mente per il nostro futuro.
Per far sì, finalmente, che tutti possano accedere alle risorse del mondo e che nessuno debba più morire per un barile di petrolio".
Federica Grandis
dal Corriere dell'Umbria Lunedì 15 Settembre 2008

Il destino del Lago Trasimeno

É un altro giorno di passione per il lago Trasimeno. Come tutti i lunedì. L'appuntamento con la misurazione del livello delle acque da parte dei tecnici della Provincia di Perugia fa del quarto lago d'Italia il "paziente" in attesa del risultato di una Tac.
La diagnosi è pressoché certa e tira in ballo una sopravvivenza sempre più in dubbio. Gli "esami" settimanali debbono stabilire solo il grado di efficacia dei rimedi, ammesso che quelli adottati siano destinati a sortire effetto.
Fra color che son sospesi, in attesa dei dati, la gente del Trasimeno, molta della quale fino a una decina di anni fa basava le proprie attività sulle economie garantite dal lago.
Attendono anche i sindaci dei comuni che si affacciano sullo specchio d'acqua (o su ciò che rimane - ndr.) e i presidenti di Ente parco e Comunità Montana.
É a loro, Walter Carloia (Castiglione del Lago), Claudio Bellaveglia (Passignano sul Trasimeno), Massimo Alunni Proietti (Magione), Luciana Bianco (Panicale), Mauro Bocerani (Tuoro sul Trasimeno), Gianfranco Catani (Ente parco) e Massimo Bianchi (Comunità montana), che abbiamo chiesto analisi e soluzioni.
Se dovesse scegliere un intervento da compiere per frenare l'emorragia idrica che sta vivendo il Trasimeno, quale metterebbe in atto? Carloia: Il completamento delle condotte che porteranno l'acqua da Montedoglio rimane la principale opera da portare a compimento.
Gli interventi fatti al Trasimeno in questi anni hanno dato buoni risultati. Per questo se il clima nelle prossime stagioni sarà clemente e la condotta sarà messa a punto, il lago saprà approfittare delle piogge.
È un'occasione che non possiamo perdere. Bellaveglia: La mia posizione è stata chiara fin dal primo mandato. Dissi che andava dirottata sul Trasimeno l'acqua dell'alto Chiascio, acqua umbra. La grande opera da realizzare è quella, unita a tutta una serie di opere di manutenzione reticolare idrografica.
Prendo atto di una certa pigrizia per interventi che sono ritenuti marginali ma che non lo sono. Sono anche convinto che non esista un unico intervento risolutivo, ma che la salute del lago dipenda da una serie di azioni.
Alunni Proietti: Il primo passo è il completamento dell'opera dal Montedoglio che andrà a determinare la fine dell'utilizzo dell'acqua del Trasimeno per uso irriguo.
Poi, è fondamentale anche la regimentazione e manutenzione delle sponde. Non trascurerei nemmeno una miglior gestione agricola del canneto come si è fatta per secoli; quel tipo di vegetazione in passato veniva tenuta sotto controllo e non lasciata proliferare all'accesso.
Bianco: Più che frenare l'emorragia idrica, il problema principale del lago è come portare acqua nel suo bacino.
Per questo bisogna portare avanti le opere già in esecuzione, vale a dire la diga di Montedoglio e la diga sul Chiascio, insieme alla corretta manutenzione dei fossi e dei canali di scolo.
Guardare i campi oggi dovrebbe rimandarci al passato e ripensare a quando erano inframmezzati da scoline che ora non ci sono più.
Bocerani: Montedoglio è sicuramente l'intervento primario e imminente quindi quello che in situazione di emergenza deve entrare in azione per primo.
Bisogna guardare in faccia alla crisi e mettere in campo le soluzioni più veloci. Catani: Come primo intervento indicherei la manutenzione del bacino imbrifero per migliorare il deflusso delle acque meteoriche verso il lago.
Bianchi: Non c'è dubbio che se dovessi sceglierne uno indicherei l'adduzione di acqua proveniente dalla diga del Chiascio.
Quanto alle cause, come metterebbe in fila la mancanza di precipitazioni, gli attingimenti per uso irriguo (regolari e non) e scelte urbanistiche che hanno penalizzato l'adduzione delle acque piovane dal bacino imbrifero fino al lago? Carloia: Al primissimo posto c'è la mancanza di precipitazioni.
Il monitoraggio eseguito negli anni dalla Provincia rileva come la media delle piogge al Trasimeno sia inferiore a quella regionale.
Poi, anche tutti gli altri fattori hanno avuto la loro incidenza. In passato il lago ha dato molto all'agricoltura e non soltanto nella zona del Trasimeno. Per questo sarebbe il momento che dal Montedoglio arrivasse una sorta di risarcimento idrico al Trasimeno.
Quanto alle opere urbanistiche del passato non sarebbe giusto parlare di errori. La sensibilità negli anni passati era diversa. C'è stato un cambiamento radicale e ora occorrono nuovi orientamenti anche nelle politiche urbanistiche.
Oggi il lago è una priorità vera e l'attenzione, positiva, che ha sollevato in questa stagione lo dimostra.
Bellaveglia: Prima fra tutte indicherei gli attingimenti utilizzati per uso irriguo: ve ne sono troppi di natura illecita.
Poi la mancanza di precipitazioni, sulla quale purtroppo nessuno ha il potere di intervenire e non prenderei nemmeno in considerazione la possibilità che la crisi idrica dipenda dalle scelte urbanistiche che potrebbero aver penalizzato il lago.
É una balla pensare che lo sviluppo urbanistico che si mette in atto venga svolto in direzione incompatibile con la salute dell' ambiente circostante.
Alunni Proietti: Al primo posto la mancanza di precipitazioni anche se va considerato che questi sono fenomeni ciclici che andrebbero tenuti in conto.
Al secondo posto gli attingimenti e una gestione agricola che andrebbe approcciata in maniera scientifica, inoltre andrebbe condannato ogni tipo di attingimento abusivo.
La gestione urbanistica la lascerei per ultima soprattutto perché casomai questa si è svolta sempre in direzione del miglioramento della qualità delle acque.
Penso ad esempio all'invio delle acque miste, che un tempo finivano direttamente nel lago, al depuratore che poi le dirotta sul Tevere.
Sicuramente avrà diminuito l'apporto d'acqua ma a vantaggio della qualità e della purezza. Bianco: La mancanza di precipitazioni, piovose e nevose, che è un problema di livello mondiale e non soltanto locale, è certamente la causa principale.
Anche gli attingimenti in passato hanno avuto un ruolo importante ma probabilmente non sono la causa principale, tenuto conto che negli ultimi anni son stati significativamente ridotti.
Tra i prelievi però non bisogna considerare soltanto quelli a scopo irriguo, ma anche quelli legati al consumo delle famiglie.
Per ogni nuova abitazione dovremmo pensare di imporre l'obbligo di cisterne per la raccolta delle acque e un doppio circuito di tubature che faccia funzionare bagni e lavatrici con acqua non potabile.
Quanto alle opere urbanistiche che penalizzano l'adduzione delle acque piovane al lago non sono un tecnico in grado di giudicarne le scelte ma penso che negli anni Sessanta abbiamo trascurato l'equilibrio tra il lago e il territorio trascurando accorgimenti come le opere di canalizzazione.
Bocerani: Basandomi sulle analisi tecnico-scientifiche, le uniche che dovrebbero avere voce in capitolo non posso che considerare come causa primaria la carenza di piogge.
Al secondo posto metterei le modifiche al bacino imbrifero anche se credo che la carenza di acqua che si vede lungo i canali sia anch'essa dovuta principalmente e a fattori climatici.
Restando ai dati tecnici solo all'ultimo posto metterei l'uso irriguo agricolo dell'acqua che da sempre è risaputo influire a livello di soli pochi centimetri sul livello delle acque.
Catani: Ormai è chiaro che i prelievi degli ultimi trent'anni hanno tolto al lago due metri d'acqua.
Il fatto è che il progetto Montedoglio doveva essere realizzato negli anni Ottanta, ma così non è stato e il Trasimeno ha dovuto giocoforza soddisfare le esigenze legittime dell'agricoltura.
A ciò va aggiunto l'errore delle scelte urbanistiche connesse all'abbassamento dello zero idrometrico operato alla fine degli anni Cinquanta.
É accaduto così che quando alla metà degli anni Ottanta le precipitazioni sono state abbondantissime, il bacino non ha così potuto ricostituire la sua ricerva d'acqua.
Bisogna ricordare poi la mancanza di precipitazioni, e anche l'aumento complessivo delle utenze. Non dimentichiamoci che fino a non molti anni il Trasimeno era anche un serbatoio per uso idropotabile.
Bianchi: Al primo posto la mancanza di precipitazioni, poi le scelte urbanistiche e infine gli attingimenti per uso irriguo.
Per quanto riguarda l'urbanistica credo che l'errore più grave sia stato commesso tra la fine degli anni Cinquanta e gli anni Sessanta, quando è stato abbassato lo zero idrometrico e sono stati costruiti insediamenti a quote più basse del precedente livello di riferimento pensando che il lago non sarebbe più tornato ai livelli del passato.
In quale percentuale l'arrivo di acqua da Montedoglio potrà essere risolutivo per i problemi del Trasimeno e del suo territorio? Carloia: L'arrivo dell'acqua da Montedoglio non sarà risolutivo ma importante soprattutto se considerato in prospettiva.
Il lago non richiede una grossa quantità di acqua subito ma di rifornirsi di pochi centimetri all'anno.
Sarà un contributo da unire a una serie di altri comportamenti e non una misura unica. Coprirà al massimo un quarto del problema, mentre la soluzione definitiva potrebbe arrivare dall'acqua del Chiascio.
Bellaveglia: Molto poco, infatti non è quella la soluzione soprattutto perché legata a un discorso di politiche territoriali.
Quella del Montedoglio è acqua toscana e prima o poi quel territorio la rivendicherà. Alunni Proietti: Al cinquanta per cento; infatti se è vero che l'agricoltura ruba al lago 8 centimetri di acqua all'anno il risultato ci sarà ma solo sul lungo termine.
Fra dieci anni avremo infatti un risparmio di 80 centimetri. Bianco: L'arrivo dell'acqua da Montedoglio, se non risolutivo sarà migliorativo. L'innalzamento del livello del lago di 10-20 centimetri aiuterà l'ecosistema lacustre a ritrovare il suo equilibrio.
Bocerani: La variabile legata alle precipitazioni è sicuramente fortissima, in quanto anche la diga di Montedoglio è sotto il livello dello zero idrometrico, per non parlare degli equilibri politici a livelli regionali che giocano un forte ruolo in merito alla vicenda.
Montedoglio è l'intervento imminente e necessario poi sicuramente viene il Chiascio. Catani: L'acqua di Montedoglio avrà una grande importanza perché verrà incontro alle esigenze dell'agricoltura, anche se ormai si è ampiamente e spontaneamente riconvertita con l'abbandono delle colture idrovore e l'uso di impianti a goccia.
Bianchi: In una percentuale molto bassa, proprio perché l'acqua che arriverà dall'invaso toscano è destinata a uso irriguo.
Certo, l'acqua di Montedoglio porterà qualche giovamento, ma ritengo che non possa essere risolutiva.
Che effetto le fa osservare il lago di questi tempi? Carloia: Lo vivo con apprensione e con una certa sofferenza; mi metto nei panni dei visitatori che lo vedono per la prima volta e che non lo conoscono.
Bellaveglia: Per me il lago è sempre meraviglioso, anche in questo periodo indipendentemente dal suo livello.
Chi conosce l'alternarsi dei cicli di questo bacino e delle sue stagioni non può che pensarla così. Alunni Proietti: Non ci vado per non guardare. Sono uno dei tanti che sul lago è nato; da amministratore provo sconcerto soprattutto per la sensazione di impotenza che mi pervade.
Un sindaco da solo non può nulla; mi consolo con i tramonti che per fortuna sono ancora bellissimi. Bianco: Da vicino non fa un bell'effetto. Si percepisce subito che non è in salute. Un po' mi intristisce ma penso a quando nell'Ottocento fu avanzata l'idea di prosciugarlo per lo stato in cui versava ed è stato salvato grazie agli interventi fatti.
Voglio pensare che si sia toccato il fondo ma che ora si possa recuperare. Si tratta di corsi e ricorsi storici. Bocerani: Voglio vedere il bicchiere mezzo pieno, pensare che se non fossero stati fatti tutti gli interventi degli ultimi anni adesso sarebbe inguardabile, invece anche in un momento di crisi riceve ancora l'apprezzamento dei turisti.
Il Trasimeno è resta sempre suggestivo e soprattutto non siamo ancora in una situazione di non ritorno.
L'importante è che si risolvano le questioni che continuano ad impedire l'arrivo dell'acqua da Montedoglio, purtroppo di natura più che altro politica.
Catani: Dal punto di vista naturalistico le oscillazioni di livello sono normali e possono creare le condizioni per la ricostituzione del canneto, depuratore naturale dell'acqua.
Insomma, per l'ecosistema non è un grosso dramma. Certo le attività economiche ne soffrono ed è necessaria una manutenzione continua del bacino, anche con la riprofilatura delle sponde.
Il problema è quello di reperire risorse economiche adeguate. Al raduno del 'Living lakes' presenteremo un nostro progetto che prevede l'utilizzo dei residui vegetali della manutenzione per produrre energia.
Bianchi: Non fa un bell'effetto. Chiedo invece: e se dovessimo abituarci ad un basso livello idrico del Trasimeno? Perché dovremo abituarci a un basso livello del lago, almeno finché il problema non troverà una soluzione definitiva, a meno di un improbabile, eccezionale incremento delle precipitazioni.
E se vogliamo provare a fare turismo in una situazione del genere è chiaro che la questione essenziale diventa quella della manutenzione.
Il problema principale, però, diventa quello della mancanza di risorse. Un fondo ad hoc è stato costituito negli ultimi anni dalla Regione, un fondo alla cui ricostituzione anche quest'anno la Comunità contana ha concorso con un contributo di 50mila euro.
Il fatto è che le risorse economiche non sono comunque sufficienti. Occorre chiedere finanziamenti al governo centrale, affinché la manutenzione straordinaria diventi ordinaria.
Del resto il Trasimeno è una risorsa non solo per l'Umbria, ma nazionale. Hanno collaborato Simona Billi, Sara Minciaroni e Sergio Spaccapelo.
Mauro Barzagna
dal Corriere dell'Umbria Lunedì 15 Settembre 2008